Caputo: «vaccinare più calabresi perché si ritorni alla normalità»

«VACCINARE più calabresi perché si ritorni alla normalità». A sostenerlo è il consigliere regionale Pierluigi Caputo che guarda con interesse all’azione intrapresa dal governatore del Veneto, Luca Zaia. «Nelle scorse settimane il presidente della Regione Veneto ha dichiarato di voler acquistare nuove dosi per aumentare la scorta vaccini, implementando quelle fornite dal Ministero alla Salute. La Regione Calabria può e deve fare lo stesso» rimarca Caputo. «Chiedo al governatore f.f. Nino Spirlì, persona sensibile ed attenta, di attivare tutti i canali possibili affinché vengano trovati i fondi necessari per l’acquisto di ulteriori vaccini e di avviare contestualmente anche una collaborazione con il governatore Zaia per arrivare in tempi brevi all’acquisizione delle dosi necessarie ad immunizzare gran parte della popolazione». La strategia di immunizzazione secondo il consigliere Pierluigi Caputo deve essere chiara. «Serve potenziare la rete per la profilassi. Un’azione concreta per coprire con efficacia l’intero territorio regionale – dichiara. Si possono utilizzare tutti gli spazi ampi e inutilizzati presenti sul territorio calabrese. Per tutta la filiera della logistica ritengo opportuno coinvolgere la Protezione Civile, così come la Croce Rossa e le associazioni di volontariato che già nella prima fase della pandemia sono state indispensabili nei servizi di assistenza a tutta la fascia debole della nostra popolazione». Vaccinare tutti e farlo il prima possibile, questo l’appello alla governance regionale. «Tantissimi cittadini, imprenditori, famiglie che ho avuto modo di ascoltare chiedono al mondo della politica e dell’amministrazione pubblica un’azione decisa. Ad un anno da quando è iniziato l’incubo della pandemia non sono tangibili prospettive di ripartenza – conclude Caputo. L’economia della nostra regione ha subito danni ingenti. Numerose attività commerciali sono al collasso. Migliaia aziende sono ferme e i dipendenti in cassa integrazione. Lo sblocco dei licenziamenti sarà “ghigliottina” per tantissimi lavoratori. Serve un’azione decisa, immediata, salva vita. Ne va del nostro futuro».

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