Discariche abusive al tempo del Covid. Spettacolo indecoroso e rischio insalubrità ambientale *

di Gaspare STUMPO *

Non tutti sanno che gettare rifiuti lungo le strade costituisce un reato. Un reato che può sfociare in sanzioni di carattere amministrativo o addirittura penale quando si concretizza una attività sistematica di conferimento illegale che alimenta il degrado ambientale ed il pericolo per la salute pubblica, per le specie animali e per quelle vegetali. Aldilà di questo, però, è l’aspetto comportamentale o meglio, la causa che spinge ad assumere certi comportamenti, l’elemento più inquietante di un fenomeno che sta raggiungendo livelli davvero allarmanti. Nella Valle del Savuto come nel resto della regione, per esempio, l’abbandono indiscriminato dei rifiuti (speciali o di origine domenica) e’ diventata una abitudine costante e scellerata con conseguenze serie nel caso di stoccaggio di materiali nocivi come pneumatici, batterie, oli esausti, cemento-amianto ed elettrodomestici. Oggetti che restando a contatto con terra ed aria sono capaci di contaminare anche sottosuolo ed acque.

La recrudescenza dei fatti è dovuta in buona parte alla attivazione dei nuovi sistema di raccolta differenziata da parte delle Amministrazioni locali che ha indirizzato i cittadini verso nuovi metodi di gestione e smaltimento con regole precise soprattutto per quanto riguarda il cosiddetto metodo “porta a porta”. In tanti, evidentemente, non hanno recepito il messaggio che presuppone vincoli di giorno, di orario e di differenziazione dei rsu, concepiti nell’interesse dell’ambiente, per il contenimento dei costi di gestione che finiscono per incidere sui Bilanci comunali, quindi  sulle tasche dei contribuenti. Tra le situazioni più spiacevoli quella relativa ad alcuni tratti dell’ex Statale 19 ricadenti in alcuni Comuni della cintura roglianese ma anche del territorio di Cosenza, in particolare delle zone di Fiego e di Donnici (nelle foto), dove il gesto incivile di alcune persone è alla base della sporcizia accumulatasi in questi mesi ai margini della carreggiata. Uno spettacolo indecoroso favorito da comportamenti deplorevoli che occorre necessariamente fermare.

* (gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it)

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