Giornalisti calabresi uniti nel canto. Dedica ai colleghi impegnati a raccontare l’emergenza Covid-19

E’ UN OMAGGIO dedicato a tutti i colleghi, quello che i giornalisti calabresi hanno voluto regalare a chi in questi mesi si è impegnato in prima persona a raccontare quanto è avvenuto durante l’emergenza Coronavirus.

L’idea nasce da Emanuele Armentano, giornalista di Spezzano Albanese, e da sempre appassionato di musica, nonché direttore del coro “Voci di pace”. Armentano ha riunito un gruppo di colleghi calabresi in un coro virtuale, un simbolo di riconoscenza per quanti hanno lavorato nel campo dell’informazione in questi mesi così duri, specialmente nelle zone ad alto rischio.

La musica unisce nonostante le distanze, e gli elementi di questo progetto musicale hanno cantato ognuno dalle rispettive abitazioni, ma tutti sulle note della celebre canzone di Francesco De Gregori, “La donna cannone”. Il video (su YouTube: “La donna cannone – coro virtuale (virtual choir) dei giornalisti della Calabria”) ha immediatamente fatto il giro del web, riscuotendo apprezzamenti da parte di tutti i colleghi.

Quattordici gli elementi, tra voci e strumenti, che hanno aderito al progetto. A partire dal pianoforte di Antonella Salerni di Castrovillari, unito alla chitarra e alla tastiera di Emanuele Armentano che a distanza ha diretto i colleghi e unito tutti in un’unica melodia.

A regalare le loro voci: Vincenzo Alvaro (Castrovillari), Anna Rita Cardamone (Castrovillari), Maria Assunta Castellano (Cosenza), Alessandro Chiappetta (Castrolibero), Johnny Fusca (Corigliano Rossano), Roberto Galasso (Torano Castello), Franco Lorenzo (Tropea), Nadia Macrì (Taurianova), Michele Martinisi (Castrovillari), Carla Monteforte (Cosenza), Giuliana Scura (Cosenza), Claudia Vaccaro (Cosenza).

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