“Il sentiero dei 3 ponti sul Savuto”: vivere il fiume in modo programmato, ordinato e sostenibile

LA CALABRIA è stata una delle prime regioni del Mezzogiorno a istituire un testo di legge capace di incentivare un tipo di programmazione strategica  (e negoziata) il cui obiettivo è la difesa del suolo, la salvaguardia della qualità delle acque e la sicurezza idraulica in un contesto di riqualificazione e valorizzazione ambientale, sviluppo economico e benessere collettivo. Fra i sedici Contratti di Fiume attivati dopo il 2015 (anno di approvazione della legge in Consiglio regionale) c’è quello del Savuto. A distanza di tempo non si sa, tuttavia, a che punto è la fase operativa della proposta che dovrebbe essere rappresentata da interventi concertati e definiti in un Programma d’Azione condiviso tra soggetti pubblici, privati ed associazioni. Testato e apprezzato è invece l’impegno dei volontari che si occupano di promozione e valorizzazione del territorio. L’Anir (Associazione Nazionale Italiana Rocciatori) è tra i gruppi più attivi (ed affidabili) in ambito escursionistico. I programmi di questa associazione sono un mix tra avventura, sport e conoscenza. Come dire: fruizione ambientale, trekking e turismo culturale. Il bacino idrografico del fiume Savuto, ricordiamo, ha una superficie di 411 chilometri quadrati e ricade nell’omonima vallata per 48 chilometri a partire dalla località Spineto (Sila) fino all’altezza di Campora San Giovanni (mare Tirreno). In questo scenario particolarmente ricco di natura e biodiversità sono presenti tracce di storia molto importanti: i Ponti di Tavoleria (Rogliano-Parenti), delle Fratte (Rogliano-Carpanzano) e di Annibale (Scigliano Altilia). Tre strutture monumentali a cui, proprio l’Anir, ha legato parte della programmazione ne “Il sentiero dei tre ponti”. Si tratta di un “cammino” lungo venti chilometri che ha riscosso grandi apprezzamenti tra gli appassionati. “Noi volontari – spiega Bruno Sicilia – abbiamo operativamente disegnato i percorsi, ripulito per quanto possibile i sentieri, raccolto informazioni storiche per narrare e far rivivere storia e leggende di un luogo che se non vissuto tornerà ad essere boscaglia”.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita estate

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