Valle del Savuto, cinghiali a spasso nelle vicinanze dei centri abitati. Il video che sta facendo il giro dei Social

SI FA sempre più problematica la gestione dei cinghiali in Calabria. E’ probabile, infatti, che la fase di lockdown abbia accentuato il fenomeno con ulteriori gravi ripercussioni non solo nelle aree di  campagna ma anche in quelle prossime ai centri abitati. Si parla di oltre 350 mila capi presenti sul territorio con danni continui (e notevoli) alle produzioni e alle strutture agricole. Numeri e contesti che hanno spinto la Regione Calabria ad approvare il nuovo Piano di selezione degli ungulati per il periodo maggio 2020-aprile 2021 che prevede l’abbattimento fino a 10.000 capi e la possibilità di operare su una superficie agro-silvo-pastorale di circa 250.000 ettari. Una situazione difficile che si protrae da anni per un fenomeno che sta mettendo in ginocchio un intero settore mandando in fumo una buona parte di economia. “L’invasione dei cinghiali  – ha ribadito Coldiretti – ha causato danni notevoli alle aziende costringendole spesso a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle zone con il rischio che venga meno la presenza degli agricoltori, soprattutto nelle zone interne, e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico”. Un fatto molto serio, dunque, che sta interessando una parte significativa di sistema produttivo ma anche la tenuta dell’equilibrio ambientale e territoriale. Una situazione che non esclude il Savuto. Tutt’altro! Diverse, ricordiamo, le incursioni dei mammiferi nel Comprensorio. Le ultime nelle zone prossime ai centri abitati di Rogliano e di Santo Stefano di Rogliano. A Rogliano, in particolare, la presenza dei cinghiali (come testimoniano foto e video) è stata registrata a margine del Parco Urbano in un’area non certo periferica benché confinante con la campagna. (R.S.)

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