“Logos: versi in memoria di Raffaele Paolo Saccomanno”

A Raffaele Paolo Saccomanno

Dio in dono non gli diede –
così come con tutti –
solo gli attrezzi per sbozzare l’ignoranza.

Altro in lui ripose:
un appetito sconfinato
che esige per placarsi
di far breccia
nelle zone più rocciose del pensiero.Vi arrivò –
con gli sforzi di una vita –
e, nutrendosi,
seppe il posto più adatto delle cose.

Chiunque abbia mai accarezzato,
sia pure per caso, una nottola –
sa bene che nulla è davvero compiuto
se gli altri con sé non si porta
sulla strada che fa annusare l’assoluto.

Fu così che il suo romito andare
pur sempre fu spezzato
da un lieto tingersi nel familiare
e da un porgersi paziente
su quella pallida spiaggia
gremita d’umori
che conforma
le presupposizioni del presente.

Per questo la sua essenza,
dinanzi alla folla degli inciampi,
mai produsse anche solo un cigolio – e da una cattedra, con un tappeto d’inchiostro nelle parentesi di un qualche incontro – a lungo si trattennenei miasmi dei pantani per stuzzicare le coscienze indicando i frutti più gustosi
dell’albero dai mille rami.

Urlò dell’incestuosa natura della guerra
o di quella luce – mai davvero veduta –
che solo sprigiona
del sole il suo rosso albeggiare.

Poi chiunque poté sentirlo dire
che la morte è pura cosa dell’uomo
e ancora che le ombre – che si disperdono e deformano –
se osservate con le lenti dell’Essere –
danno l’affaccio sull’eternità,
che resta pur sempre un affare di Dio.

Ora non è più –
e – nei baratri notturni d’ogni giorno –
quando ci si domanda un motivo,
è facile che piova addosso
una fredda malinconia.

Ma è nelle vene e nella mente
e nell’afferrare l’immobile sembianza
dei luoghi in cui a lungo si è riflesso
che nella stanza del tempo
ogni corpo può ancora scaldarsi
con quella sua spessa coperta
di gesti e parole.

(Mario Saccomanno)

RAFFAELE Paolo Saccomanno (Grimaldi, 14 novembre 1948 – Grimaldi, 9 novembre 2022). Ha frequentato le scuole inferiori a Grimaldi e il liceo classico Bernardino Telesio a Cosenza. Si è laureato in Filosofia all’Università Federico II di Napoli il 25 luglio 1972 con una tesi avente come titolo Il solipsismo nella critica di Karl Marx. Ha insegnato in varie scuole superiori, in cui ha ricoperto anche vari incarichi direttivi (Presidente d’Istituto, Giunta esecutiva, vicepreside e preside f.f.). Nel corso del tempo ha dato alle stampe studi, ricerche e raccolte poetiche: Te nel cuore, 1969; Le vie del vento, 2014; Storia sociale del Comune di Grimaldi. 1905 – 1925, 1985; Scritti e ricerche vol. I, 2011; Cinquant’anni di poesie, 2014; Storia della Società Operaia di Grimaldi, 2016. Altre opere non sono state ancora pubblicate. Nel 1974 ha ricevuto il primo premio per poesie inedite in un concorso in cui in giuria figuravano Michael Prisco e Luigi Compagnone. Da quel momento ha deciso di non partecipare più ad altri concorsi. Ha preso parte attiva alle vicende politiche locali e nazionali: è stato collaboratore della rivista Volontà; dal 1972 è stato segretario locale prima del PCI e, in seguito, di Rifondazione Comunista, nelle cui liste è stato presentato alla Camera dei Deputati. Ha ricoperto anche l’incarico di consigliere nella Comunità Montana del Savuto. Nel 1995 ha deciso di abbandonare ogni compito diretto scegliendo un “volontario eremitaggio”.

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