“Nessun impianto dei rifiuti nel Savuto” *

RICEVIAMO e pubblichiamo (integralmente)

GIA’ nel 2013, esattamente il 30 agosto, come Circoli del Savuto del PRC-SE organizzammo un confronto pubblico sulla corretta e virtuosa gestione pubblica dei rifiuti e sulle interrelazioni tra la tutela dei Beni Comuni e la crescita democratica delle nostre comunità.

Quella iniziativa si concluse con la condivisa necessità, ripresa dagli interventi di molti dei protagonisti della discussione ed in presenza di alcuni amministratori locali, “che i comuni del Savuto, in linea con la volontà popolare, ribadita in questo territorio con una alta partecipazione al voto nel referendum del 2011, escano dalla gestione privatistica della società mista Presila cosentina ed avviino processi consortili di gestione pubblica”.

Venivamo da un periodo di danni nefasti al nostro territorio, tra l’interramento criminale dei rifiuti tossici nella Valle dell’Oliva, l’affondamento delle “navi dei veleni” nei nostri mari, i tanti progetti e proposte di centrali a biomassa e biogas e l’avvio sconsiderato di nuove e pericolose discariche.

Ed in questo triste contesto, i cittadini del Savuto avevano ed hanno a più riprese dimostrato la loro totale contrarietà ad aggravare tale situazione, impedendo con la forza della partecipazione popolare l’avvio di ulteriori e diversi impianti pericolosi, opponendosi con forza e determinazione prima alla costruzione di un pericoloso inceneritore e poi a quella di un imponente impianto di trattamento di rifiuti, entrambi proposti nelle adiacenze dello svincolo autostradale Altilia-Grimaldi, in un’area situata a ridosso del fiume Savuto.

Da allora molto tempo è passato ma non sono cambiati i metodi, politici e tecnici, della malapolitica – di centro-destra e di centro-sinistra – nella gestione dei rifiuti, volta a favorire gli interessi degli imprenditori privati a discapito di quelli complessivi del territorio, dell’ambiente, della salute e dei diritti dei cittadini. Solo in tal modo si spiegano i progetti di smaltimento dei rifiuti regionali, orientati soltanto ai megaimpianti, troppo spesso privati, e non invece alla prevenzione, recupero, e riutilizzo, attraverso una gestione pubblica del settore.  

Tutto ciò perché, appunto, il servizio è realizzato per ‘far mangiare’ pochi e ben noti imprenditori che mestano nei rifiuti. Addirittura, ora sono direttamente le strutture pubbliche che più che condurre azioni utili ai cittadini, alla loro salute ed alle loro tasche, si organizzano semplicemente per preparare la tavola e servire su un piatto d’argento lucrosi affari ai ‘prenditori’ privati ed a tecnici senza scrupoli.

Ciò detto, vogliamo qui riportare quanto appreso da alcuni documenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Ambito Territoriale Ottimale di Cosenza, visionati in questi giorni. Lo scorso 11 febbraio si sarebbe dovuto tenere un incontro di tale Ente con il sindaco di Grimaldi per la “Individuazione siti nuovo ecodistretto e relativa discarica di servizio…” ed il successivo 26 febbraio sarebbe addirittura stato presentato un “Documento dell’Ing. Martino sul sito di Grimaldi…”.

Noi, a differenza di altri, non colleghiamo questa vicenda con le dissestate finanze comunali né vogliamo minimamente entrare nel merito di una questione già ampiamente e democraticamente risolta dalla popolazione di Grimaldi e del Territorio. Crediamo, semplicemente ma con assoluta fermezza, che non sia né sarà possibile costruire nel nostro Comune alcun impianto di trattamento dei rifiuti, né PER INTERO e né A PEZZI!

Ciò vale per tutto il territorio comunale, ed in particolare per quell’area posta al confine con i Comuni di Martirano, Altilia ed Aiello Calabro, situata proprio a ridosso del fiume Savuto. Un sito storicamente destinato a incontri per fiere, scambi, relazioni sociali ed umane tra i cittadini del comprensorio, vocato alle produzioni agricole anche DOC (su tutte il grande Vino Savuto) che andrebbe valorizzato con la tutela del fiume e del paesaggio e non devastato solo perché qualcuno pensa sia proficuo utilizzarlo come pattumiera dell’intera provincia di Cosenza.

Abbiamo già dimostrato (non solo nel Savuto) che siamo in grado, con il determinante contributo dei Comitati locali, di esperti e tecnici, e con la fondamentale partecipazione dei cittadini, di fermare la devastazione dell’ambiente e siamo pronti a rifarlo. Fin da subito. Al Sindaco ed all’Amministrazione chiediamo immediata chiarezza e trasparenza sui termini precisi di questa inaccettabile proposta e di lavorare invece per trovare altre e più valide soluzioni sia per la gestione pubblica dei rifiuti che per la crescita sociale e la valorizzazione del nostro Comune.

In ogni caso, nei prossimi giorni, lavoreremo alacremente per la costituzione di un Comitato Popolare per la tutela del Savuto, con coloro che si sono già attivati e con tutti i cittadini che vorranno generosamente spendersi per la nostra Terra e per il futuro dei nostri figli.

*Circolo PRC-SE Grimaldi – medio Savuto

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