Valle del Savuto, prosegue l’azione dell’Anir per la promozione del territorio

NON vi è dubbio, la promozione del territorio ha un forte alleato: l’associazione Anir. Sodalizio che sta ben operando per metterne in luce le potenzialità imprimendo spinta sul marketing  e registrando ottimi risultati in termini di presenze. Valorizzare il Savuto, le sue caratteristiche naturali e architettoniche, è per i volontari l’azione giusta per la crescita turistico–culturale dei luoghi. “Da qui possono nascere buone opportunità imprenditoriali sotto molti aspetti. Dalla ristorazione all’accoglienza, alla tipicità dell’enogastronomia già apprezzata dagli ospiti che hanno visitato questi posti. Si può fare di più, possiamo offrire di più”. L’Associazione, che non è nuova ad eventi rivolti alla scoperta dei sentieri che conducono agli antichi ponti sul fiume, alle loro peculiarità naturalistiche ed archeologiche, nell’ultimo periodo ha installato e inaugurato due totem illustrativi. Finalità della mappatura: guidare chi vuole mettersi in cammino visionando fin dalla partenza livelli di difficoltà, minuti di percorrenza, flora e fauna presenti lungo la passeggiata. Nel mese di luglio, in località Cannavina, nei pressi della cascata, la prima installazione. Altro momento ricco di significato, lo scorso settembre. Un secondo totem collocato nei dintorni del teatro “Carmelo Torchia”, a ridosso del centro storico di Rogliano, è stato dedicato alla giovane mamma Luana Tosti, da poco scomparsa, che in diverse uscite escursionistiche aveva manifestato tutto il suo amore per il territorio e la natura. Per questo i volontari Anir non hanno perso tempo a imprimere il suo nome sulla tabella illustrativa. “Per continuare a camminare con lei lungo i sentieri del Savuto”.

Altra azione di promozione, sabato scorso, con il richiamo alla tradizione: la raccolta dell’uva. Un modo originale per stare insieme, ovvero, lavorare e degustare il nettare “di-vino” prodotto caratteristico di quest’area. Nella Cantina Pironti, prima tra i filari poi intorno ad un tavolo con buon bicchiere di vino ad accompagnare i prodotti tipici della gastronomia. Da queste parti curiose e particolari sono le “grandi botti”, alcune adibite alla degustazione, altre prossime ad essere allestite come unità abitative per ospitare i turisti in mezzo ai vigneti. Abbracciare, condividere, immergersi nelle iniziative dell’Anir, a quanto pare, è un riconoscimento al lavoro quotidiano per un territorio “da amare, vivere e scoprire”. Scriveva l’ufficiale francese Alexandre Duret de Tavel il 29 luglio 1808: “I dintorni di Rogliano sono particolarmente belli in questa stagione. Il terreno, che si eleva gradualmente fino alla sommità della Sila, offre ovunque panorami incantevoli. Sulle montagne, rilucenti di un verde di diverse gradazioni, ci sono moltissimi villaggi e case di campagna che animano singolarmente questo bel paesaggio. E’ difficile trovare in Calabria un’altra zona più popolata, più ricca e meglio coltivata: questa è proprio una felice eccezione”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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