Rogliano. L’albero monumentale della Tenuta Bocchineri vince il concorso fotografico indetto dal Ministero delle Politiche Agricole

L’ALBERO monumentale (quercia secolare) della Tenuta Bocchineri – Rogliano (Cosenza) è risultato vincitore del Concorso fotografico “Rimettiamoci in cammino” – indetto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il concorso ha visto la partecipazione di più di 100 concorrenti con sentiti testi e bellissime fotografie. In particolare la foto del  Rovere della Tenuta Bocchineri si è classificata al terzo posto ex aequo.  Dalle 13  fotografie vincitrici verrà tratto il Calendario Alberi Monumentali d’Italia 2021 nel quale saranno pubblicati anche i testi descrittivi, parte rilevante della valutazione.

Caratteristiche dell’albero

Nome comune: Quercia di Dalechamps. Nome scientifico:  Quercus Petrae. Dimensioni: circonferenza alla base: da 4,5 a   5,5 metri. Altezza: 28 metri ca. Diametro medio chioma: 25 metri. Longevità: non definita.

Il citato Ministero al riguardo ha evidenziato: “Ogni foto pervenuta ci ha regalato sorprese, emozioni. Sono tutte immagini straordinarie che raccontano un panorama quanto mai vario e variegato, testimonianze di resistenza e resilienza nel tempo, valori tanto importanti in un momento così travagliato come quello che stiamo tutti affrontando, e che possono proprio ora dimostrarci ancor di più come la natura attraversa la storia  resta lì a ricordarci che tutto intorno a lei scorre, ma lei resiste e ci tramanda storia, cultura, tradizioni, leggende … . Agli autori va riconosciuto il merito di essere riusciti a immortalare in uno scatto tesori di inestimabile valore, veri e propri ecosistemi che donano biodiversità all’ambiente che li circonda”.

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La foto vincitrice del Concorso

BREVE testo in ordine alla relazione che intercorre tra la quercia della Tenuta Bocchineri di Rogliano, il luogo e la comunità in cui è radicata, storie e leggende o, comunque, le particolarità che rendono unico quell’albero.

Allorquando la Regione Calabria ha inteso inserire la mia quercia nel registro degli Alberi Monumentali ho avvertito un moto di sollievo misto a soddisfazione. Pensare che questo gigante continuerà a crescere nel tempo (secoli) senza che qualcuno ne possa arrestare lo sviluppo (essendo un “monumento” tutelato) crea un appagamento relazionale quasi fosse un essere vivente con il quale confrontarsi.

E’ bello immaginare che altri bambini, così come avvenuto per me, potranno ammirare la sua maestosità, caratterizzata da una chioma generosa ed ospitale. La Comunità locale, quindi, potrà vantarsi di aver salvaguardato un albero così importante continuando ad essere meta di visitatori, essendo inserita la quercia stessa in un parco storico-naturalistico denominato “Tenuta Bocchineri” e localizzato a Rogliano.

Occorre rilevare che è un esemplare unico che si colloca in un’ampia area caratterizzata da una superficie con differenze di livello, visibile da ogni angolo della Tenuta Bocchineri. Merita ricordare che questa quercia ha delle particolarità che la rendono quasi unica: la forma delle fronde è compatta e tondeggiante con  un apparato radicale molto profondo e robusto che configura  un pesantissimo gigante dallo  sviluppo quasi speculare rispetto alla  sua imponente struttura aerea.

A proposito di storie e leggende, si apprende che la quercia da sempre è legata al sacro. Viene considerata dagli antichi greci e dall’attuale religione cattolica, il re (o la regina) degli alberi. Infatti  è stata venerata e considerata simbolo di lunga vita, maestosità e forza. Nell’antica Grecia la quercia era l’albero consacrato a Zeus, padre degli dei. I Romani usavano donare una corona fatta di rami di quercia a colui che in guerra aveva dimostrato valore. Nella religione il nome di questo albero è menzionato più volte, associato a fatti soprannaturali e pare che sia legato anche alla figura della Madonna, tanto che in passato in alcuni luoghi si era diffuso il culto della “Madonna delle Querce”. Assume poi rilievo il fatto che in questo luogo  storia e leggenda sono accumunati da elementi comuni che hanno protagonisti sempre gli alberi. E’ stato rinvenuto di recente, proprio nei pressi della quercia secolare,  un rifugio sotto una enorme radice di un albero utilizzato presumibilmente dai briganti della Banda Monaco che nella zona hanno operato sequestri ed omicidi. Le gesta sono riportate in numerosi testi storici  (uno per tutti “Ciccilla la brigantessa” (cfr. autore Peppino Curcio) che richiamano l’area boschiva in parola, oggetto di incontri e azioni criminali.

Non bisogna poi dimenticare le caratteristiche che contraddistinguono le foglie della Quercia. Leggendo alcuni testi si apprende che le foglie stesse “… pur avendo un potere riproduttivo elevatissimo non riescono a diventare  albero, finché si troveranno ai piedi del proprio genitore, in pratica, solo quelle che riusciranno ad uscire dal cono d’ombra della Quercia madre, riusciranno a diventare albero e quindi a guadagnarsi la rispettiva esclusività delle risorse e del territorio”.

L’altra caratteristica si perde nella tradizione popolare legata al diavolo: le foglie, quasi per magia,  non cadono dalla pianta, nemmeno quando sono secche, rigenerandosi man mano in primavera, in modo da non lasciare mai i rami completamente spogli neanche durante il pieno inverno. (Fonte: Tenuta Bocchineri)

Le tredici foto prescelte oggi sul  sito del Mipaaf 

IL MINISTRO Bellanova: “Ogni albero monumentale testimonia la resistenza e la resilienza della natura nel tempo e nello spazio. E l’assoluto valore dei nostri boschi”. Querce, ma anche un faggio, un larice, l’oleastro più vecchio tra tutti gli alberi monumentali, e persino un olmo del Caucaso e una sequoia.

Sono loro, i sacri guardiani del nostro passato, i patriarchi verdi delle nostre Regioni, i protagonisti assoluti delle fotografie di alberi monumentali d’Italia risultate vincitrici del concorso fotografico lanciato nell’estate del 2020 dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione generale dell’Economia montana e delle Foreste, dal titolo “Rimettiamoci in cammino”.

Tredici le fotografie risultate vincitrici, tra le oltre cento pervenute: saranno pubblicate domani sul sito internet del Mipaaf, in occasione della “Giornata nazionale degli Alberi” istituita nel 2013 nella giornata del 21 novembre per diffondere il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.

Maestosità, longevità, rarità botanica, sacralità, straordinaria bellezza della forma, e capacità di emozionare anche semplicemente guardandoli così, attraverso un obiettivo ed un occhio attento. Simboli della resistenza dell’ambiente. Cattedrali dei boschi, custodi di una sacralità universale che ha attraversato i tempi. Un viaggio attraverso l’Italia, dalle pianure alle montagne, un cammino che attraversa secoli, tradizioni, popoli.

“Ogni foto pervenuta ci ha regalato sorprese, emozioni. Sono tutte immagini straordinarie che raccontano un panorama quanto mai vario e variegato, testimonianze di resistenza e resilienza nel tempo, valori tanto importanti in un momento così travagliato come quello che stiamo tutti affrontando, e che possono proprio ora dimostrarci ancor di più come la natura attraversa la storia e resta lì a ricordarci che tutto intorno a lei scorre, ma lei resiste e ci tramanda storia, cultura, tradizioni, leggende”. Così la Ministra Teresa Bellanova. “Agli autori va riconosciuto il merito di essere riusciti a immortalare in uno scatto tesori di inestimabile valore, veri e propri ecosistemi che donano biodiversità all’ambiente che li circonda. Sono riusciti a catturare in uno scatto l’essenza del tempo e dello spazio e ci hanno permesso di scoprire maestosi gioielli della natura, patriarchi verdi sconosciuti alle folle, fragili e bellissimi nel loro contesto paesaggistico”.

Riscoprire la natura, rimetterci in cammino, è stato l’invito rivolto a tutti al lancio del concorso lo scorso giugno, guardarci intorno e lasciarci stupire dalla natura e dalle sue meraviglie. Che si tratti di riscoprire l’ambiente che ci circonda durante un’escursione su un sentiero locale o vicino o camminare verso luoghi inesplorati alla ricerca dell’Albero monumentale più particolare, coglierne l’essenza e la forza della natura, con curiosità e rispetto, permettere anche a chi non può raggiungere i sacri guardiani del nostro passato, di osservarli e scoprirli nel loro habitat.

La commissione valutatrice, formata da cinque giudici ha decretato le 13 foto vincitrici con votazioni on line in maniera indipendente gli uni dagli altri, raggiungendo questo risultato non senza fatica considerata la bellezza degli scatti.

Le fotografie selezionate saranno poi riprodotte nel calendario 2021 che l’Ufficio alberi monumentali del Mipaaf pubblicherà nel prossimo mese di dicembre, diventando così le immagini ufficiali del Calendario AMI 2021. (Fonte: Ministero delle Politiche Agricole)

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Vincitori del Concorso fotografico per il Calendario 2021

FotoClassificaVincitoreCodice AlberoRegioneLocalitàAlberoSpecie
1PrimoJessica Bertini001/B648/LU/09ToscanaGragnano – Capannoni (LU)La Quercia delle stregheQuercus pubescens Willd.
2SecondoLuigi d’Aponte001/A347/AV/15CampaniaBadia di San Vito – Aquilonia (AV)La Roverella di San VitoQuercus pubescens Willd.
3SecondoFerdinando Alterio001/I682/IS/14MoliseColle Tufo – Sesto Campano (IS)Il Pioppo di Colle TufoPopulus nigra L.
4SecondoCiro Russo001/L273/FG/16Pugliavia Luigi Enaudi – Torremaggiore (FG)Il Leccio di TorremaggioreQuercus ilex L.
5SecondoGiulia Favaro002/M342/BL/05VenetoFae – Longarone (BL)La Sequoia del LongaroneSequoiadendron giganteum (Lindl.) J. Buchholz
6TerzoCarmine Altomare001/H490/CS/18CalabriaBocchineri – Rogliano (CS)Il Rovere della tenuta BocchineriQuercus petraea subsp. austrotyrrhenica Brullo, R.Guarino & Siracusa
7TerzoCarlo Mantovani001/I496/RE/08Emilia RomagnaIl Monte – Scandiano (RE)La Quercia dei cento rami di ScandianoQuercus pubescens Willd.
8TerzoTiziana Pojani012/L424/TS/06Friuli Venezia GiuliaVilla Sartorio – Trieste (TS)L’Olmo del Caucaso di Villa SartorioZelkova carpinifolia (Pall.) K. Koch
9TerzoElvira Alfieri023/H501/RM/12LazioVilla Borghese- Roma (RM)I Platani di Villa BorghesePlatanus orientalis L.
10TerzoMarco Poli001/G625/CN/01PiemonteVallone del Piz – Pietraporzio (CN)Il Larice di PietraporzioLarix decidua Mill.
11TerzoAlessandro Garbarino003/E752/OT/20SardegnaSantu Baltolu- Luras (OT)L’Olivastro di LurasOlea europaea subsp. oleaster (Hoffmanns. & Link)
12TerzoFederica Sessa001/F258/RG/19SiciliaFavarottella – Modica (RG)Il Carrubo di FavarottellaCeratonia siliqua L.
13TerzoAlessandro Vallin002/B153/TN/22TrentinoPostemonzel – Brentonico (TN)I Faggi del BaldoFagus sylvatica L.

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