“Ombre a Mezzogiorno”. L’ultimo libro di Armando Orlando su Risorgimento e pre Risorgimento

PERCHE’ la Calabria è diversa rispetto ad altre regioni d’Italia e persino rispetto ad altre terre del Sud? E quali sono le responsabilità? È un fatto sistemico? È un fatto irreversibile? Oppure un insieme di fattori, da individuare tra cause naturali ed opera umana? E rispetto agli elementi che hanno determinato la diversità – e cioè fatti storici ed eventi estremi e disastrosi – il cittadino calabrese ha avuto un atteggiamento passivo?

Intorno a queste domande si sviluppa l’ultima fatica di Armando Orlando, decimo volume della Collana editoriale “I Libri del Mediterraneo” promossa dalle associazioni “Amici della Musica” di San Mango d’Aquino (Cz) e “Valle del Savuto” di Piano Lago, Mangone (Cs). Significativa l’immagine di copertina: “Consapevole attesa”, una scultura di Peppe Orlando.

La Premessa apre con l’incontro di Teano del 1860 e con l’Unità d’Italia del 1861, per poi andare indietro nel tempo e analizzare la genesi storica dell’idea italiana.

I capitoli successivi vanno dal Risorgimento alla diversità (l’estrema decadenza dell’Italia centro-meridionale era già evidente alla fine dell’età imperiale romana e quindi alle soglie del Medioevo), alle responsabilità (“Di la furca passammu a lu palu” è un detto che ricorda Gaetano Cingari), all’emigrazione (fenomeno che per tutto l’Ottocento interessa in prevalenza le regioni del Nord e poi il maggior flusso si sposta alle regioni del Sud), per arrivare ai primi segni del Novecento (con le parole di Salvemini scritte a Turati: «Quando si muove Milano, è per un concetto, sia pur grossolano: Roma, Napoli e il Meridione non rispondono. Quando si muovono questi ultimi è per un istinto – la fame – e non risponde Milano. Così il cerchio non è chiuso mai…»). Per poi arrivare – attraverso il Sessantotto – fino ai nostri giorni, continuando a delineare il quadro italiano inserito nel contesto europeo e sviluppando le vicende del Mezzogiorno con uno sguardo particolare rivolto alla Calabria.

È il metodo seguito da Orlando «che ha il pregio e la capacità concettuale di proiettare la diversità calabra nel panorama nazionale ed internazionale. E lo fa concentrandosi sulla cosiddetta longue durée, sui processi storici, sulle strutture politiche ed economiche che hanno connotato e distinguono l’organizzazione sociale in Calabria», come scrive Armido Cario nelle pagine conclusive del volume, il quale si presenta arricchito di un numero considerevole di note (249 per esattezza); e il motivo è spiegato in premessa dallo stesso autore: «Abbiamo ascoltato la voce e riportato gli argomenti elaborati da un centinaio di autori che in epoche diverse hanno studiato e discusso il tema da noi affrontato. Per fornire al lettore una pluralità di opinioni che ci aiutano a comprendere non solo il tempo passato ma anche il tempo che viviamo».

Orlando ha lavorato a Milano, Roma, Catanzaro e ha svolto le mansioni di impiegato metalmeccanico, dirigente d’azienda e quadro direttivo bancario. Ha iniziato l’attività letteraria nel 1971 partecipando ad un’opera collettanea di poeti e autori contemporanei.

Ha aperto due collane della Rubbettino: “Terre-Uomini” (con la monografia “San Mango d’Aquino. Storia folklore tradizioni poesia”, scritta con Antonio Sposato, 1977) e “Immagini della Memoria” (con il volume fotografico “Storia di una terra del Sud”, prefazione di Nuccio Fava, 1984). Con Giovanni Nicastri ha scritto “Castiglione e Falerna. Storia di una comunità del Tirreno”, prefazione di Gregorio Corigliano (1986) e con Armido Cario “La Calabria del Settecento” (2007).

Altre pubblicazioni: “San Francesco di Paola. Itinerari religiosi in un paese della Calabria” (1991); “La Calabria intorno al Mille. Storia di una diversità” (1995); “Il ballo in maschera”, romanzo (2012); “Cleto Savuto San Mango d’Aquino” (2013); “Le terre di Temesa. La città italica di Omero tra il mito e la storia” (2017); “Lo sguardo di Clio. Luci e ombre nella Storia” (2018). Ha scritto inoltre una storia della Calabria dalle origini al Settecento, pubblicata in cinquanta articoli a partire dal 1981 sulla rivista “Calabria Letteraria” fondata da Emilio Frangella nel 1952 a Longobardi (Cs). In digitale sul sito academia.edu sono disponibili altre opere su temi storici, economici, sociali e antropologici del territorio.

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