Rogliano, alla Piccola Biblioteca di Cuti uno dei primi reading rhytms in Italia

Smartphone spenti, solo musica, lettura, condivisione. L’indicazione è perentoria: caos e frenesia devono lasciare spazio alle note, alle parole, alla poesia. E questo in un’atmosfera quasi d’altri tempi, d’altri luoghi. Chi partecipa può scegliere di portare un libro da casa o prelevarlo tra i tanti in bella mostra sugli scaffali. Ve ne sono di tutti i generi: romanzi, saggi, testi poetici, opere vernacolari. E’ il party letterario proposto da Daniel Cundari, direttore World’s Smallest Library, uno scrigno nel cuore del Savuto, un posto magico per chi ama immergersi nel sapere. Lo frequentano appassionati, intellettuali, studenti, addirittura musicisti. Chi ha partorito l’idea la definisce “un’operazione dal basso nel vero senso dell’espressione e della parola” riferendosi allo spazio occupato dagli astanti, che sa di antico ma che è in grado di dare un significato storico e dinamico al “concetto del restare e del partire”. Cuti, il quartiere in cui Cundari è cresciuto, è una condizione dello spirito non solo un riferimento urbano. “Anche nel piccolo rione di un piccolo centro di una piccola e bellissima regione come la Calabria, è possibile dialogare con il mondo, sognare e seminare. Un’occasione semplice – spiega il performer roglianese – per aprire le porte della Piccola Biblioteca e godere della sua atmosfera unica, paesana ed internazionale, animata dalla presenza dei libri e dei suoi protagonisti”. In quello che rappresenta uno dei primi reading rhytms in Italia il tempo scorre tra versi e pensieri “accarezzati” dal suono prodotto dalle chitarre di Luigi Vizza, Angelica Perri e Giorgio Torchia. Dalla performance cantautorale di Sandro Sottile. “Oggi – aggiunge Cundari – è sempre più necessario confrontarsi, ascoltarsi e creare rapporti empatici tra individui per costruire un futuro organizzato e propositivo”. In un ambiente unico gli squilli dei cellulari lasciano il posto dunque alle parole, alle storie di Rocco Carbone. “La luce di una magia irripetibile si è posata su una Piccola Biblioteca di un piccolo paese della Calabria. Che si trova non a Brooklyn né a Manhattan, ma a Cuti“.

(Gaspare Stumpo)

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