Piano vaccinale, i docenti dimenticati *

di Raffaella PASCUZZI *

Il 13 marzo 2021  è stato diffuso il Piano vaccinale del Commissario straordinario per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale, a seguito del Piano elaborato dal Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa; tale Piano è stato adottato con Decreto del 12 marzo 2021.

E’ chiaro che le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale, prevedono una strategia di prevenzione e di garanzia per la popolazione, attraverso l’immunizzazione di massa.

Il Piano strategico nazionale dei vaccini, per la prevenzione da SARS-CoV-2, richiama due documenti fondamentali: il documento Elementi di preparazione della strategia vaccinale, presentato dal ministro della Salute al Parlamento il 2 dicembre 2020 (Decreto 2 gennaio 2021) e le Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 del 10 marzo 2021, con le quali sono state aggiornate le categorie di popolazione da vaccinare e le priorità.

In tutti i documenti si fa un chiaro riferimento ai soggetti di età avanzata, categorie a rischio o individui con patologie riconosciute e certificate, definiti “soggetti fragili”.

In Calabria la campagna vaccinale, sebbene predisposta su piattaforma, prevede la possibilità di prenotazione, senza richiamare ai fattori di rischio del dipendente pubblico; nello specifico, la categoria dei docenti si trova a vivere uno dei momenti più degradanti e penalizzanti della storia!

Gli insegnanti, di ogni ordine e grado, consapevoli del rischio e fiduciosi nel buon esito della campagna vaccinale, hanno da subito aderito all’iniziativa; peccato, però, che gli stessi si siano ritrovati a gestire la prenotazione solo come docenti e senza possibilità di segnalare eventuali patologie. Il nocciolo della questione sta proprio nella fragilità di un largo gruppo di docenti che, pur avendo esenzioni per patologie gravi, non hanno accesso alla prenotazione per la somministrazione di un vaccino diverso da Astra-Zeneca!

Molti docenti, sebbene pronti a sottoporsi alla vaccinazione perché consapevoli del rischio e della responsabilità che assumono nella comunità scolastica, hanno dovuto rinunciare alla stessa vaccinazione in quanto sottoposti a terapie particolari o rientranti nelle categorie a rischio per patologie gravi.

Giungono tante testimonianze in merito alla difficile situazione che si sta creando nei centri vaccinali di Soveria Mannelli e di Lamezia Terme dove, oltre all’assenza di medici specialisti che dovrebbero esprimere un parere chiaro su eventuali rischi, non è possibile accedere al servizio, perché non provvisti di alternative all’Astra-Zeneca.

Nei centri vaccinali succitati, ai docenti che vi si recano per ottenere risposte e vaccino adeguato, si riferisce puntualmente che la somministrazione del vaccino per i soggetti fragili deve essere comunicata dal Dirigente Scolastico; ad oggi non risulta che i Dirigenti abbiano autorità in merito, richieste dalle ASP competenti e deleghe per gestire i lavoratori fragili.

L’unica comunicazione delle ASP territoriali pervenuta ai Dirigenti Scolastici è stata quella che venissero trasmessi i nominativi dei docenti con relativo recapito telefonico. Tale elenco è stato puntualmente trasmesso, ma mai nessun docente è stato contattato per ricevere appuntamento (almeno nella istituzione scolastica Serrastretta-Decollatura).

Nessun pregiudizio circa la somministrazione di tale vaccino, ma permane la paura tra i tanti docenti che non hanno chiarezza sugli effetti collaterali nei soggetti con patologie riferibili a trattamenti chemioterapici, reazioni allergiche gravi con conseguenti shock anafilattici, patologie cardiache e di altra importante natura.

Si auspica che ci sia un intervento immediato sulla spinosa questione e che i docenti, così come altri dipendenti di pubblico servizio, ricevano le necessarie attenzioni e risposte.

*Docente

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