“No alla guerra, si alla pace”. Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Rogliano riflettono sui fatti dell’Ucraina

COME spiegare la guerra ai bambini? È questo l’interrogativo che si sono posti all’Istituto Comprensivo Statale guidato dalla dirigente scolastica Antonella Bozzo. Mission intrapresa principalmente dal professor Andrea Cirolia, docente d’inglese, che ha coinvolto gli alunni delle classi quarta e quinta dei plessi di Rogliano e Marzi, parlando e ascoltando i loro pensieri. “I bambini – ha dichiarato Cirolia – quotidianamente hanno accesso ai tanti canali della comunicazione. Le immagini, i suoni, le dichiarazioni dei leader politici mondiali devono essere spiegate. Il ruolo della Scuola, che si affianca a quello delle famiglie, è chiarire il contenuto dei filmati e promuovere il sublime sentimento della pace”. La guerra non è solo bombe, palazzi distrutti, strade deserte ma sofferenza, lacrime, privazione della libertà, fame. Sessanta alunni hanno lavorato in gruppo, dialogato ed espresso, tramite fantasia, come potrebbe essere un mondo di pace dove non ci sia differenza alcuna. Disegni e frasi raccolti in un breve filmato (nelle foto e nel video) che, come nel mondo moderno, può e deve diventare virale, affinché prevalgano sui “rumori” della guerra la voce e i colori dei bambini. Tra le mura scolastiche si è voluto anche evidenziare, sempre a margine delle notizie che giungono dall’Ucraina, gli sprechi a volte inconsapevoli delle tante risorse ora essenziali nei luoghi di conflitto. Un rubinetto aperto oltre l’effettivo bisogno d’acqua, una luce accesa anche di giorno, un pasto non consumato. Azioni che bisogna rivedere per rieducare il nostro quotidiano portando rispetto a chi soffre. Chi non ha acqua da bere, luce per superare il buio e le paure, un tozzo di pane per sconfiggere la fame. Ed ancora, gli studenti hanno parlato di pace e di amicizia tra i compagni: piccoli bisticci che non portano in nessuna direzione, bensì alla privazione del sorriso, della gioia e della condivisione. Forse qualche ora è stata sottratta alla lettura dei libri ma altrettanto importante è il risultato ottenuto dal gruppo di allievi dell’istituto attraverso l’impegno e la riflessione:  “no alla guerra, si alla pace”. 

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

Il video

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