Quando la scuola incontra il territorio. Regalare ai ragazzi radici per restare e ali per volare *

di Raffaella PASCUZZI *

L’IDENTITA’ di un popolo è data da una serie di parametri che trovano la loro origine nel passato, innestando nuove gemme nel presente; la storia di ogni individuo riporta a un tessuto con una trama sottile e raffinata che produce individui, intesi come un insieme di caratteristiche genetiche, sociali e familiari.

Nessuno può fare a meno del passato, della sua storia personale e familiare, del divenire storico! Lo sviluppo cerebrale è sotto il controllo genetico, sebbene ancora non sia chiaro come e in che misura questo avvenga; ma la nostra identità è, al contempo, plasmata dall’ambiente che la circonda e dall’esperienza. La disquisizione tra gli esperti è spesso accesa e interdisciplinare perché nessun campo del sapere è a se stante e deve tenere in considerazione fattori diversi, talvolta univoci, talvolta divergenti. La genetica, pur assumendo un ruolo fondamentale nella ricerca, tenta di dare risposte esaustive, ma deve comunque confrontarsi con altre discipline di natura differente, ma che applicano il metodo scientifico. Come affermato dal Prof. Mario Gallo, anche la storia necessita di metodo e di adeguata dignità, sia nella ricerca specifica, sia quando offre il proprio contributo alla scienza.

Questi presupposti hanno animato la discussione-dibattito tenutasi in data 9 ottobre 2023, presso la Scuola “M. Pane” di Decollatura, appartenente all’IC Serrastretta Decollatura nella provincia di Catanzaro.

Il dirigente, prof. Antonio Caligiuri, noto ed esperto docente di Storia e Filosofia, ha accolto con entusiasmo la proposta arrivata dalla famiglia Marasco e De Grazia che da anni, ormai, offre il proprio contributo alla scuola destinando agli alunni collane di libri, ma anche la possibilità di partecipare a un concorso di straordinario significato perché legato al territorio, alla sua storia e alle opportunità che lo stesso offre.  Come ogni anno, è giunta la proposta che, però, presenta una nuova visione; infatti, coinvolgerà gli alunni dei due ordini di scuola (Primaria e Secondaria di Primo Grado), tutti i docenti dell’Istituzione scolastica, l’Amministrazione comunale del territorio e il prof. Mario Gallo, guida appassionante ed esperta nella ricerca storica. Il dirigente scolastico, prof. Antonio Caligiuri, cogliendo l’opportunità di offrire nuovi spunti, con l’occhio esperto dello storico e la grande professionalità palesata negli anni, ha organizzato un convegno formativo per i docenti, accogliendo e invitando le figure indispensabili per offrire ai ragazzi nuove opportunità, partendo dalle proprie radici e facendo incontrare la scuola con il territorio.  Il capo di istituto ha aperto il convegno formativo, ringraziando gli intervenuti e attribuendo a ciascuno la necessaria importanza per intraprendere un così arduo progetto.

Claudio Marasco, rappresentante della famiglia Marasco-De Grazia, è il primo a spiegare l’idea che quest’anno “sposa” il lavoro del prof. Mario Gallo: il ritorno alle radici. È un progetto promosso anche dal Ministero degli Affari Esteri e che vedrà l’Italia coinvolta nel 2024; anticipando il tema, la famiglia ha trovato nell’opera del professore Gallo, l’opportunità di ricostruire la storia del territorio e ha deciso di donare l’opera dello storico alla scuola, al fine di fornire uno strumento scientifico e  dare un riferimento indispensabile per la ricerca.

Il sindaco di Decollatura, Ing. Raffaella Perri, racconta del duro lavoro svolto in questi anni per offrire alla cittadinanza un archivio completo e il più possibile preciso; il progetto, iniziato già ai tempi del prof. Basilio Perri, allora sindaco di Decollatura, è stato curato da Pino Maruca che ha, con metodica e sapiente capacità, ricostruito in fascicoli la documentazione storica. Il sindaco racconta anche della nuova tendenza che vede una richiesta, sempre più cospicua, di emigrati che vogliono ricostruire la propria storia familiare. Con meticolosa cura, racconta del duro lavoro che ha portato alla ricostruzione e all’ordine dell’archivio, indispensabile strumento e luogo per riappropriarsi della identità personale, familiare e decollaturese. Interviene don Christian Mion parroco di san Bernardo e Adami, nonché responsabile degli archivi ecclesiastici presenti nelle parrocchie; un volto giovane, affabile e preparato che racconta, a seguito dello spunto offerto dal Prof. Gallo, dell’innovazione apportata dalla Chiesa nel Concilio di Trento; spiega come il Diritto Canonico abbia dato vita a ciò che oggi definiamo Ufficio Anagrafe e le procedure per accedere ai Registri sulle “anime” catalogate presso la sede parrocchiale, prima del 1800.

E’ la volta del prof. Mario Gallo che, con la sapienza di chi ha un bagaglio culturale e umano di notevole spessore, coinvolge il gruppo di lavoro che ascolta con religioso silenzio; è lo stesso dirigente a sottolineare questo particolare, notando nei docenti in formazione quell’interesse profondo verso il prof. Gallo e la sua dissertazione.

Spiegare la genealogia ai ragazzi deve partire da un presupposto indispensabile che è la motivazione, dice il prof. Gallo; i ragazzi devono scoprire che sono portatori di un vissuto, di una storia familiare e culturale e che la loro essenza è il frutto di un insieme di fattori da indagare. E’ necessario mirare alla verità, preparando gli alunni anche a scoperte dolorose sulla storia familiare, ma necessarie; è fondamentale avere il metodo che non si discosta da quello scientifico che ha bisogno di analisi, ipotesi, sperimentazione, fonti certe e comprovata attendibilità storica.  In tutto questo è necessaria la preparazione dei docenti che saranno la guida in questo cammino di ricerca, ma anche delle famiglie che saranno coinvolte e supporteranno i loro figli.

Dopo il dibattito, il dirigente Caligiuri riprende la parola per offrire una sua chiave di lettura, trattandosi di un argomento a lui caro e che coinvolge soggetti interni ed esterni alla scuola; riprendendo la metafora del prof. Mario Gallo sull’ape che torna impregnata nel nido dopo aver vagato alla ricerca del nettare, sottolinea la necessità di mettere in relazione il territorio con la Scuola. Come lo stesso Caligiuri afferma in tantissime discussioni e sedi ufficiali, dobbiamo essere portatori di saggezza, ricercatori di fonti e risorse, anche in un’area che non ha previsto investimenti e rilancio nel corso dell’ultimo secolo. Ciascuno deve imparare a cercare il passato, con passione e amore, non solo al fine di ricostruire la propria storia personale e familiare, ma anche e soprattutto per imparare dagli errori. La Storia è un catalogo dei comportamenti umani, e quindi può darci una prospettiva unica sulla natura umana, sulla diversità culturale consentendoci di individuare delle tendenze, e capire come mai ci comportiamo allo stesso modo in epoche diverse, e tendiamo a ripetere gli stessi errori (Alessandro Barbero)

La platea commossa e coinvolta da tante figure competenti ed esperte, ascolta le parole del Dirigente che sottolinea l’importanza dell’unione tra le agenzie educative che devono dialogare costantemente per risollevare le sorti di un’umanità con pochi e precari riferimenti morali.

L’autore del manuale sulla ricerca genealogica, ha fornito spunti indispensabili da vari punti di vista, ma ha offerto alla Scuola un momento di riflessione.

Personalmente credo che, quando la Scuola incontra il territorio, si offrono basi e prospettive; dopo aver partecipato al convegno, credo anche che sia necessario regalare ai ragazzi radici per restare e ali per volare!

*Docente

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