Battiato cremato a Carpanzano. Il legame con la Calabria: quando realizzò “Telesio” assieme a Sgalambro

SI SONO svolti nella chiesetta di Villa Grazia (la dimora di Milo situata alle pendici dell’Etna) i funerali di Franco Battiato. Una cerimonia strettamente privata a cui hanno preso parte i familiari e gli amici più intimi del cantautore scomparso. Moltissimi, in queste ore, i messaggi di cordoglio, i servizi radio-televisivi, le belle frasi social e gli annunci dedicati al grande “Maestro”. Battiato è stato un musicista, un autore, un filosofo capace – attraverso il talento e la sensibilità d’animo – di segnare un’epoca e di influenzare le preferenze musicali di più generazioni di persone. Un avanguardista puro, un genio che al pari di altri ha sperimentato con successo generi e suoni, scritto testi meravigliosi. Le sue canzoni sono poesia, emozione, invito alla riflessione. Sono capolavori capaci di stimolare il pensiero, favorire la conoscenza, evocare miti. Servirebbero mesi per studiare (e commentare) un percorso professionale straordinario contraddistinto non solo da versi e note (30 album in studio) ma anche da viaggi, documentari, lungometraggi, video, opere letterarie, programmi televisivi e teatrali, concerti, interviste, riconoscimenti e persino da una collezione di dipinti firmati con lo pseudonimo Süphan Barzani. Cinquant’anni di impegno, collaborazioni importanti ed esperienze artistiche innovative, anche di controcultura, che hanno fatto di Lui un “Gigante” nel panorama artistico contemporaneo. Un mondo, il suo, in continua evoluzione, discreto ma libero da convezioni, pregno di spiritualità, alla continua ricerca “dell’uno al disopra del bene e del male”.  Battiato ha avuto un legame particolare con il Sud e con la Calabria. Come Cosentini non possiamo non ricordare “Telesio” – opera ispirata al filosofo naturalista vissuto nel XVI° – secolo realizzata in collaborazione con Manlio Sgalambro e messa in scena con tecnica olografica al “Rendano”, nel maggio 2011.  Ma Battiato è stato anche il protagonista del grande Concerto di Capodanno del 2000, sempre a Cosenza. E di altri eventi, come quello al Teatro Politeama di Catanzaro. E proprio in Calabria, nel Savuto, precisamente a Carpanzano (nella foto), avverrà la cremazione. Le spoglie ritorneranno poi a Villa Grazia per essere custodite nella cappella di famiglia.

(Gaspare Stumpo)

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