Suor Giulia Tarasi, la “Madre Teresa dei roglianesi”. Il ricordo a dieci giorni dalla scomparsa

di Gaspare STUMPO *

LA COMUNITA’ del Savuto piange la scomparsa di Madre Giulia Tarasi, dell’Istituto Suore Canossiane di Rogliano. La religiosa si è spenta nel giorno dell’Immacolata Concezione, circondata dalle premure e dall’affetto di altre tre consorelle. Era nata a San Pietro in Guarano il 3 marzo 1928, in una famiglia contadina di tradizione cattolica. Quarta di sei figli si era trasferita nel villaggio silano di “Serrisi” dove il padre curava una tenuta baronale. Giovanissima, rispondendo alla “chiamata di Dio” era entrata a far parte delle Figlie della Carità di Santa Maddalena di Canossa. La sua è stata una vocazione decisa e coerente. Carattere forte e generoso era conosciuta per la bontà d’animo, la disponibilità e la simpatia. Qualità che metteva a disposizione di tutti. Di quanti la conoscevano e l’apprezzavano. Madre Giulia ha servito la Chiesa con spirito caritatevole e delicatezza d’animo. E’ stata vicina ai sofferenti: agli ammalati, agli anziani, ai bisognosi. Testimone esemplare di fede, ha svolto il suo ministero a Milano e in altre Comunità italiane operando nelle parrocchie, negli ospedali e nelle Caritas. Per tanti anni è stata “la Madre Teresa dei roglianesi”. Amava viaggiare, guidava l’auto e lavorava all’uncinetto. Diversi gli aneddoti sulla sua vita, sullo stile della sua missione: la capacità di restare vicina alla gente e l’atteggiamento umile, fattivo e discreto con cui ha testimoniato il Vangelo. Si racconta che un giorno, viaggiando in treno, un carcerato in procinto di essere trasferito da una prigione all’altra, le chiese il perché non avesse paura di lui. “Perché sei un figlio di Dio – rispose la suora. E un figlio di Dio è un mio fratello”. Madre Giulia tolse dalla borsa un succo di frutta e lo offrì all’uomo che rimase stupito dal gesto. “Era una donna con le idee chiare. Andava incontro agli ultimi, vedeva negli ultimi il volto di Cristo. Lo faceva con gioia e con amore. Era attenta, conosceva ogni situazione. Madre Giulia – ha spiegato don Davide Gristina – ha vissuto incarnando il Vangelo di Gesù. E Gesù ci dice che chi ha vissuto in questo modo si ritrova accolto dal Padre”. La suora è stata ricordata nel corso delle celebrazioni eucaristiche che si sono svolte in occasione della Solennità della Immacolata. L’ha ricordata anche l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Francesco Nolè, durante la Santa Messa serale che ha presieduto a Rogliano. Messaggi di cordoglio sono pervenuti dal mondo delle istituzioni ma, soprattutto, dalla gente comune. Le esequie si sono svolte nel Duomo alla presenza delle consorelle (Suor Franca, Suor Carmelina, Suor Rita, Suor Luisa) e dei familiari. Al rito, che è stato concelebrato da Don Mario Corraro, Don Serafino Bianco e Don Davide Gristina, ha partecipato anche il sindaco Giovanni Altomare.

*Direttore responsabile (gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.