Le Comunità del Savuto si mobilitano per le popolazioni dell’Ucraina

Bianchi-Colosimi

“SONO orgoglioso della mia Comunità. In pochi giorni un gruppo di mamme (nella foto, sopra) si è mobilitato per raccogliere beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina. Anche questo gesto di solidarietà è per noi un elemento importante per ribadire il no alla guerra!”.

Queste le parole del sindaco di Grimaldi Roberto De Marco all’indomani della consegna di numerosi pacchi che vanno ad alimentare la catena di aiuti voluta dalla giovane Victoria Mironicheva, che da tempo, ricordiamo, risiede nella Valle del Savuto. Un primo carico è già giunto a Leopoli, città dell’Ucraina occidentale, situata a circa 70 km dal confine con la Polonia. Gli aiuti sono indirizzati ai campi di rifugiati.

Panettieri

Da Bianchi a Santo Stefano di Rogliano, da Parenti a Mangone, da Malito a Panettieri, per citarne alcuni, è unanime il sentimento di vicinanza alle vittime del violento attacco russo in Ucraina. Tanti i cittadini che in maniera spontanea, scossi dalle cruente immagini che giungono dai media, hanno accolto l’appello di Vika (come viene chiamata affettuosamente dagli amici) per contribuire alla raccolta, sostenendo le organizzazioni locali o quelle internazionali. Una vera e propria corsa alla solidarietà che continua a coinvolgere più fasce d’età con il sostegno anche realtà produttive e imprenditoriali.

Malito

“Quello che mi gratifica in questo difficile momento – ha dichiarato don Franco Staffa, parroco di San Pio in Piano Lago – è vedere al fianco degli adulti anche tantissimi giovani rimboccarsi le maniche e lavorare senza sosta per inscatolare e riordinare i pacchi prima del carico finale. “Lo definisco un patto transgenerazionale per la fratellanze e l’umanità” – ha concluso il sacerdote.

Piano Lago

Ancora una volta, per una giusta causa, il Savuto sa essere generoso, operoso e sensibile. Con la  speranza che questi piccoli gesti possano quanto meno alleviare le troppe sofferenze d’un popolo colpito, martoriato dalla follia. E pensare che fino a poco tempo fa eravamo convinti di vivere nel secolo che si era cucito sul petto la scritta “No war”. Facciamo pertanto nostre le parole di papa Francesco: “la guerra è una pazzia. Fermatevi per favore!”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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