Cellara, successo di pubblico per la sfilata delle Pullicinelle

SUCCESSO di pubblico a Cellara per la sfilata delle Pullicinelle, i giganti processionali la cui origine si perde nella notte dei tempi. Si tratta di un momento di grande partecipazione popolare, parte della tradizione locale che unisce festa, folklore e identità. “La Pullicinella è un grande pupazzo realizzato con materiali semplici. Su una struttura di canna di bambù e legno di castagno, ricoperta di carta velina di differente colore, vengono create figure molto alte con le sembianze di celebri personaggi”. Con il sostegno dell’Amministrazione comunale l’inziativa (nelle foto) si tiene il venerdi che precede l’ultima domenica di agosto, di sera, lungo le strade del centro storico, al rullo dei tamburi da parte dei cosiddetti “Tummarinari”. Dopo una serie di rituali, tra danze, suoni e schiamazzi, i fantocci vengono bruciati. “La Pullicinella ha esercitato, e tuttora continua ad esercitare, un’intensa funzione coesiva per l’identità Cellarese. Così, tutti gli appartenenti alla Comunità, pur nella diversità dei ruoli, sono attori di un fatto teatrale nel quale il momento della partecipazione collettiva diventa il dato più significativo”. Relativamente a questo genere, l’evento cellarese è uno dei più antichi e importanti in Calabria. Più o meno simile, nel Savuto, è quello che si tiene a Marzi, la prima settimana di ottobre in occasione della festa della Madonna del Rosario. (G.S.)

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