Figline Vegliaturo, automobilisti contestano autovelox. Dal Comune: “utenti più diligenti e incidenti zero”

IN TANTI protestano contro l’autovelox. E questo perchè al difficile momento economico si aggiunge spesso l’imprevista multa per eccesso di velocità. Quando a bussare è il portalettere con la busta verde da ritirare la delusione è tanta. Il misuratore in questione è installato nel territorio di Figline Vegliaturo – ex strada statale 19, chilometro 287+335. Un tratto di asfalto posto sotto la telecamera che rientra nella gestione della polizia locale. Gli amministratori comunali, che hanno convenuto controllare il traffico veicolare con il mezzo elettronico, hanno fatto sapere di esser riusciti a scongiurare i tanti incidenti registrati in passato. Altresì, dal Municipio hanno confermato la regolarità dello strumento. Anzi, hanno aggiunto gli interessati: “il numero di contravvenzioni giornaliere si è drasticamente abbassato e gli automobilisti più diligenti non hanno nulla da temere. L’autovelox in questione – hanno poi spiegato – ci sta garantendo incidenti zero e per noi tutelare l’incolumità sul nostro territorio è la cosa più importante”. Ma gli automobilisti ritengono che il verbale sia una vera e propria mazzata. La notifica fa sgranare gli occhi quando si evince – per qualcuno – l’aver superato, oltre i cinque chilometri di tolleranza, la velocità consentita di ulteriori due. Da qui la richiesta di pagamento. Entro cinque giorni dalla contestazione (o notifica) della violazione si può usufruire della scontistica del 30%, con maggiorazione delle spese di spedizione e amministrative. Si arriva così a superare i 50 euro. Decorso tale termine l’importo aumenta. Diversi i ricorsi possibili: al Prefetto o al Giudice di Pace. Anche se l’incertezza nel cantar vittoria c’è sempre. Dagli utenti la valutazione: “l’autovelox è posizionato fuori dal centro abitato, lontano dai luoghi altamente frequentati. Sarebbe più utile sulla zona di Piano Lago – Mangone”. Ma questa è un’altra questione e un altro territorio.

(Massimiliano Crimi)

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