Mons. Giorgio Costantino ricorda don Giampiero Arabia. L’attualità del messaggio nel grande mosaico di Reggio Calabria

IN UNA nota apparsa su Calabria Ecclesia, organo ufficiale della Conferenza Episcopale Calabria, mons. Giorgio Costantino, ha ricordato la figura di don Giampiero Maria Arabia, il sacerdote-artista di origini roglianesi morto improvvisamente a Roma nei giorni scorsi. Una delle ultime opere di Arabia, ricordiamo, è stata inaugurata nella parrocchia Santa Maria del Soccorso di Reggio Calabria, guidata dallo stesso monsignor Costantino.

Si tratta di uno straordinario mosaico (in foto), realizzato sulla parete centrale della chiesa. “Un mosaico ricco di simboli: al centro la Madonna del Divin Soccorso con San Francesco di Paola. La Madre accoglie e sostiene, da una parte, le anime consacrate, che è possibile contemplare sul lato sinistro del mosaico; dall’altra, i mendicanti in cerca di aiuto. I colori dell’opera realizzata da Arabia riprendono il mattonato di cui la chiesa è rivestita, ma lasciano spazio, nella parte destra, all’azzurro del mare con due barche a vela: proprio quel mare, che è simbolo della città reggina con il suo porto; un particolare che racchiude il senso profondo dell’opera. Da quel mare, infatti, giungono frequentemente tanti profughi nella città dello Stretto, migranti in cerca di soccorso, che l’autore con tratti tenui e umani”. 

“Osservando con attenzione le opere di don Giampiero – spiega mons. Costantino – è possibile sempre scoprire una semplificazione delle forme in contorni graziati, sinuosi, dolci e movimentati, che descrivono i soggetti stilizzati, che egli rappresenta nell’assoluta leggerezza dello stato in cui si trovano in natura. Così l’artista ha saputo incarnare nelle sue opere un’autentica forza creativa, utilizzando le tessere musive ed esprimendo con esse una modernità autonoma, che trova la vena inspiratoria nei sedimenti della storia locale, con tutte le sue vicende, in particolare oggi nel dolore dei migranti”. 

“Mancherà a tutti noi don Giampiero Arabia – “figlio illustre di Calabria” – che lascia alla nostra vista e alla nostra sensibilità opere di pregevole valore artistico e spirituale. Possa godere della pace dei giusti”. 

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