Lico: “l’opera verrà restaurata ma il gesto è grave e va denunciato”

Il Museo Internazionale di Scultura all’Aperto di Rogliano regista l’ennesimo atto vandalico. A denunciarlo è l’associazione “Giuseppe Montoro” che nel 2015 ha ideato il simposio e promosso “l’arte come arredo urbano e motivo attrattore” nella città più popolosa a Sud di Cosenza. Presa di mira, questa volta, l’opera “Allo Specchio” dell’artista Nicola Di Domenico. Opera realizzata in pietra calcarenitica e acciaio cromato, costituita da due parallelepipedi sulle cui facciate contrapposte sono scolpite, a bassorilievo, due maschere stilizzate. Ignoti, incuranti del pericolo corso nel danneggiare il manufatto per via del suo peso, hanno causato il distacco di una dei delle sue parti. Depositato l’esposto presso i Carabinieri, l’architetto Amedeo Lico (presidente dell’associazione Montoro) promette: “l’opera verrà sicuramente sistemata, ma la condanna è netta”. “Nessuno – spiega – deve stigmatizzare l’accaduto come una ragazzata. Le opere, seppur di nostra proprietà, sono state affidate al Comune di Rogliano per l’esposizione e l’integra conservazione ma, ancor più, sono un bene collettivo. Non vado oggi a citare illustri critici che hanno visitato il Misar sottolineandone l’importanza ma – prosegue Lico –  mi preme ancora una volta evidenziare l’unicità sul territorio e l’ideale collegamento al più sontuoso Mab di Cosenza”. Forte la condanna dell’opinione pubblica che già dall’immediato, transitando per Corso Umberto (dove l’opera è collocata assieme ad altre dodici installazioni), non ha mancato di censurare il vile gesto auspicando che il percorso sia monitorato da apposite telecamere, deterrenti e occhio vigile per acciuffare gli “annoiati balordi”. “Ennesimo atto vandalico perché, come riportato anche nella nostra denuncia, questo è il nono barbarico evento che si registra a danno delle opere. Non è più concepibile tacere. Lo dobbiamo alle tante persone, giovanissimi e adulti che vanno orgogliosi di questo percorso. L’arte – conclude il presidente della Montoro – è da sempre primo elemento calamitante per il turista. La città di Rogliano, che può mostrarsi agli occhi del visitatore bella nelle sue tante Chiese, forte della sua storia, conosciuta ed apprezzata anche per le personalità che da qui hanno scritto innumerevoli pagine di storia politica, culturale e sociale, non può macchiarsi di indifferenza ed incuranza”. 

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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