San Lorenzo del Vallo, frammenti del barcone del naufragio di Cutro sull’altare della Reposizione

UNA barca, sandali, vari indumenti, anche da bambino, e tra loro i frammenti del barcone del naufragio di Cutro del 26 febbraio. Stupore e commozione per chi si accinge ad entrare nella cappella di San Francesco, sita all’interno della chiesa di San Lorenzo Martire, in cui si è scelto di allestire l’altare della Reposizione di quest’anno. Don Vincenzo Miceli invita ancora una volta alla riflessione e lo fa scuotendo le coscienze attraverso i segni tangibili del naufragio di Cutro. Durante la messa del Giovedì Santo sono stati mostrati i resti dell’imbarcazione su cui viaggiavano i migranti, un momento che ha profondamente commosso i tanti fedeli presenti. “Ero straniero e mi avete accolto” risuona dall’altare, come un monito, per non vivere egoisticamente, ma per gli altri, senza odio, come Gesù nel giorno in cui, vestito d’umiltà, lavò i piedi ai suoi discepoli.

(Sara Mauro)

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