Checchinato: “i poveri rischiano di diventare ancora più poveri”. L’arcivescovo al convegno sull’autonomia differenziata

LA CHIESA è sempre vicina ai più deboli, pronta a rilevare il rischio di disuguaglianze. Può sintetizzarsi così la posizione espressa da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, in merito al disegno di legge sull’autonomia differenziata. Il presule ha partecipato alla manifestazione “No all’autonomia differenziata. Sì all’Italia dei comuni unità”, svoltosi sabato presso la sala Quintieri del teatro Rendano di Cosenza. Lo scorso 1 febbraio anche la Conferenza episcopale calabra, con un comunicato, aveva affermato: “il provvedimento, che trasferisce alcune funzioni agli enti locali, rischia di diventare motivo di ulteriore divario tra Sud e Nord e tra aree sviluppate e regioni più povere, minando il principio di unità e solidarietà e compromettendo il diritto alla salute, all’istruzione e l’accesso ai servizi essenziali che lo Stato dovrebbe garantire in forma eguale a tutti i cittadini”. E lo stesso mons. Checchinato, in data 25 gennaio, a seguito dell’approvazione in Senato del ddl Calderoli, su un social aveva manifestato la propria preoccupazione: “ma i cristiani presenti e votanti in Senato hanno dimenticato la Scrittura, i Padri della Chiesa? Stanno dalla parte dei ricchi in maniera pregiudiziale? Checchinato, peraltro, il 10 giugno 2023 aveva partecipato a un corteo contro l’autonomia differenziata organizzato dalla Cgil. La partecipazione all’incontro a più voci di sabato scorso è l’occasione per il Pastore di Cosenza – Bisignano di affermare che “la Chiesa promuove la persona”. Mons. Checchinato ha rappresentato tutte le proprie preoccupazioni. “La paura che chi è povero continui a essere ancora più povero è grande e ha fondamento per essere paventata”. E ancora: “la preoccupazione della Chiesa rispetto al disegno di legge si riferisce al poter permettere a tutti di partecipare a un’unica esperienza di essere cittadini italiani”. Invece, “gli elementi di sfondo di questa proposta ci sembrano contrari all’idea di una Comunità che cammini insieme”, ha detto il presule bruzio, evidenziando – a partire dai problemi infrastrutturali del Sud – con una citazione di don Tonino Bello, che “invece di preoccuparci della casa comune, ci stiamo occupando della cassa comune”. Mons. Checchinato ha perplessità, “riguardo al merito della proposta, sul percorso che la legge potrebbe innestare”, in particolar modo “la difficoltà oggettiva che si avrebbe, se passasse il disegno di legge, di poter tornare indietro. Questo creerebbe una grossa falla nella storia del nostro Paese”. Mons. Checchinato ha auspicato “una diffusione il più possibile a macchia d’olio di informazione sulla proposta di legge, soprattutto su ciò che la legge non dice”.

(Fabio Mandato)

Fonte: Parola di Vita

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