La politica elegante di Daniel Cundari nella Calabria che stenta a cambiare

IL SILENZIO è stato lungo! Durante il periodo elettorale le nostre pubblicazioni circa la discussione politica sono risultate esigue e misurate. Abbiamo ritenuto opportuno lasciare alle bacheche social di ogni singola lista (o candidato) lo spazio da utilizzare per presentarsi ai cittadini. Abbiamo letto di progetti, considerazioni e critiche in una campagna elettorale a tratti anche aspra che, regionali a parte, nel Savuto ha portato al rinnovo di tre Consigli comunali: Altilia, Mangone e Rogliano. Tre Comunità che attraverso la chiamata al voto hanno scelto di confermare i sindaci uscenti. Nelle ultime ore, tuttavia, un solo personaggio ha saputo sorridere e parlare alla gente con eleganza e semplicità portando a termine una campagna elettorale diversa, sicuramente nuova, sincera. Daniel Cundari, roglianese di nascita ma “cittadino del mondo” ha argomentato, avvicinato la gente senza alzare i toni della discussione se non in difesa della Sanità, dell’Ambiente e del Territorio nell’interesse della Calabria e dei calabresi.

Una lezione erudita ma senza effetti speciali da parte di un intellettuale divenuto “operaio” capace di districarsi con linguaggio alto in una consultazione regionale spenta, quasi scontata, priva di fantasia, incapace di innescare speranze per il futuro.

Un atteggiamento sincero, un linguaggio elegante, una dichiarazione d’amore perenne per la sua terra, che gli sono valsi l’affetto e la considerazione di migliaia di persone nella circoscrizione di riferimento.

Lui si racconta cosi: “un Don Chisciotte ultramoderno, contro i mulini a vento, con un ronzinante azzurro a quattro ruote, cinque manifesti affissi, tre ragazzi di Pedivigliano e due fantastici signori di un piccolo centro quale Rogliano. Il mio risultato – spiega – è a dir poco straordinario. Grazie a tutti e a tutte, indistintamente, anche ai tanti che hanno votato in modo erroneo e soprattutto a quei giovani che mi hanno destinato migliaia di preferenze. Grazie”. Ed ancora, analizzando il voto: “1608 voti, a cui ne vanno aggiunti oltre 400 che si sono dispersi nell’umana e bellissima possibilità dello sbaglio. Il più votato della mia lista (Uniti con De Magistris, nda), il più giovane, accompagnato da donne e uomini di grande caratura e custodi di storie importantissime. Ho lavorato intensamente a ciò, individuando e coinvolgendo le nuove generazioni troppo spesso criticate e dimenticate. Invece è proprio in esse che io già intravedo un luminoso futuro”.

(Massimiliano Crimi)

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