Primi misure adottate dai Comuni per far fronte alla crisi energetica. Le scelte di Mangone

Orazio Berardi

ANCHE il Savuto in questi momenti di grande incertezza si sta interrogando su quali possano essere le misure più adatte e immediate per affrontare presente e futuro a fronte di una guerra che giocoforza sta colpendo economicamente i cittadini. Nessuna bomba sui nostri tetti, nessun terrore per il suono di una sirena, nessun accostamento alla drammatica quotidianità del popolo ucraino. Siamo semplicemente sotto schiaffo della giornaliera rappresaglia degli aumenti. Prova a spiegarlo il sindaco di Mangone in una lettera ai cittadini. ”I drammatici accadimenti in Ucraina – scrive Orazio Berardi – oltre a destare sentimenti di angoscia e dolore per la perdita di vite umane e per le distruzioni di intere città, stanno determinando pesanti conseguenze di natura economica sulle nazioni occidentali e sull’Italia in particolare”. Una situazione difficile che si sta ripercuotendo sui bilanci di famiglie e di imprese ma anche dei Comuni “che debbono fare i conti con l’aumento del costo dell’illuminazione pubblica e del gas da riscaldamento”. Da qui i provvedimenti adottati per contenere l’impatto sulle sempre più esigue casse municipali. “Con riferimento al gas da riscaldamento, ad esempio, abbiamo installato un sistema di controllo da remoto degli impianti del Comune e della Scuola in maniera selettiva sulla base degli orari di effettiva presenza di alunni o dipendenti. Quello che più preoccupa, per l’impatto che avrà sui conti pubblici, è l’aumento della spesa per l’illuminazione pubblica: il nostro Comune – spiega infatti – Berardi – nel corso del 2021, grazie ai risparmi derivanti dall’installazione della tecnologia led in quasi la totalità dei punti luce, ha sostenuto una spesa complessiva per la pubblica illuminazione pari a circa 45.000 euro. Considerando che dal 1° gennaio il costo dell’energia elettrica ha avuto un aumento di almeno il 50%, si prevede che, mantenendo invariato il consumo complessivo del paese in kwh, il Bilancio del Comune dovrà farsi carico di una maggiore spesa pari a circa 22.500 euro”. Ecco, dunque, la misura adottata dall’Amministrazione locale: “spegnimento, a partire dalle ore 24, di alcuni punti luce ubicati in strade a bassa intensità di percorrenza come i punti luce ritenuti superflui per la sicurezza stradale”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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