Grimaldi, un Consiglio comunale aperto sulle modalità di accoglienza del popolo ucraino

“Discussione sulle modalità di accoglienza del popolo ucraino” è stato il punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale aperto tenutosi giovedì scorso a Grimaldi, cittadina della Valle del Savuto. Nella sala “Madre Teresa di Calcutta” maggioranza e opposizione hanno inteso richiamare l’attenzione dei residenti e delle associazioni operanti sul territorio rispetto ad un tema di grande attualità, riassumibile in una sola parola: accoglienza.  “La Comunità grimaldese ha un cuore grande – ha dichiarato ad inizio seduta il sindaco Roberto De Marco – e lo sta dimostrando nei modi e nei fatti”. Il primo cittadino  ha ricordato infatti l’operosità palesata in recenti occasioni: la raccolta di generi alimentari, medicinali, indumenti e quanto più utile inviati “senza indugio” alla popolazione ucraina nei primi giorni dell’invasione russa. “Tante le sollecitazioni che ci giungono – ha spiegato il primo cittadino – per partecipare attivamente alla fase di accoglienza. Un contesto umanitario che ha bisogno della partecipazione di tutti ma senza che l’urgenza infici la capacità di dare il giusto contributo che ad oggi risulta anche indefinito nel tempo”. Alla seduta ha preso parte anche la Questura, nello specifico il personale dell’ufficio Immigrazione, che ha chiarito modalità e criteri per avviare l’accoglienza. Presente anche la preside dell’Istituto comprensivo statale di Mangone–Grimaldi, Mariella Chiappetta, che si è resa disponibile ad aprire immediatamente le classi ai piccoli scolari ucraini una volta giunti nel Savuto e nell’area di sua pertinenza. Un ulteriore, importante, spunto di riflessione è arrivato dalla compagine d’opposizione Stretta di Mano: “serve avviare un censimento sulle famiglie disponibili all’accoglienza quanto sulle strutture ricettive presenti sul territorio comunali, ma anche promuovere, sostenere e supportare un comitato unitario cittadino d’emergenza che segua, al fianco dell’Amministrazione, gli arrivi per agevolare l’inserimento sociale, scolastico e la permanenza su Grimaldi. Questo comitato, in conclusione, non sia limitato all’emergenza umanitaria attuale ma – hanno spiegato gli interessati – si proponga come <sentinella sociale> sul territorio anche per il futuro”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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