Amministrative 2022. Marzi, le prime dichiarazioni dei candidati sindaco

De Luca e Tucci

I RESIDENTI aventi diritto al voto di Belsito, Carpanzano, Cellara, Marzi e Panettieri il 12 giugno prossimo si recheranno alle urne per il rinnovo dei Consigli comunali. Cinque Comunità del Savuto che vantano una popolazione complessiva di poco superiore ai 3100 abitanti. Gli stessi che nelle scorse ore hanno conosciuto i nomi dei candidati e delle relative liste. Di queste ultime solo una è stata temporaneamente ricusata dalla Commissione Elettorale: quella presentata della Lega Salvini a Cellara. E’ tutto pronto, dunque, per dibattiti, comizi e confronti su tematiche di carattere politico ma, soprattutto territoriale. Argomenti che terranno banco fino alla vigilia del voto e che vedranno impegnati aspiranti sindaci e sostenitori con slogan e richiami su vari punti programmatici. A Marzi si sfidano Vincenzo De Luca, docente di Economia aziendale, e Pietro Tucci, senior manager di una multinazionale che si occupa di consulenza informatica. Il primo è sostenuto dalla lista <Marzi Democratica>, il secondo dalla lista <Rinascita Civica per Marzi>. “Dietro la mia candidatura c’è una squadra formata da un rodato numero di giovani, con una buona esperienza amministrativa, e nuove motivate risorse, già presenti nell’associazionismo e nella realtà del territorio. Siamo tutti consapevoli – ha dichiarato Vincenzo De Luca – della importante valorizzazione che l’azione amministrativa del sindaco Aiello ha svolto per tutto il nostro territorio e il nostro impegno sarà quello di coniugare continuità e novità”.  “La nostra coalizione – ha affermato invece Pietro Tucci – intende andare oltre la visione riduttiva e verticistica del potere, ha potenzialità sufficienti per raccogliere e superare le sfide e i problemi che la Comunità si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Siamo qui perché rappresentiamo una generazione mai considerata, che per decenni ha assistito impotente al lento declino di un paese consumato e sfinito dalla diffidenza e dalla paura”.

(Gaspare Stumpo)

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