Rogliano. No al Consiglio comunale, dura posizione del gruppo Rinasci Rogliano

Il no del presidente del Consiglio, Antonio Simarco, all’Assiste in seduta straordinaria scatena la reazione dell’opposizione. In una nota delle ultime ore anche il gruppo politico Rinasci Rogliano tuona contro la scelta dell’esponente di maggioranza. “No agli abusi di un presidente inabile che si è assunto un diritto che non ha”. Una dura posizione. “La prossima volta – affermano Leonardo Citino, Maria Carmela Palazzo e Diego Sicilia – il Consiglio comunale lo chiederemo ai dirigenti e non a chi è tenuto a convocarlo. Ricordiamo al presidente e alla stessa maggioranza che l’Assise è l’organo supremo di rappresentanza democratica anche a Rogliano. Spetta pertanto al presidente del Consiglio verificare la formale ammissibilità e legittimità delle richieste, senza sindacarne l’oggetto. Le uniche ipotesi per le quali il presidente del Consiglio comunale può rigettare la convocazione dell’Assemblea è – aggingono gli interessati – per carenza del prescritto numero di consiglieri richiedenti, oppure, per verificata legittimità, per impossibilità o manifestata estraneità dell’oggetto alle competenze del Consiglio. E’ nel potere del presidente del Consiglio quando si trattano in Assise argomenti di manifesta moralità, correttezza, capacità e comportamenti di persone, intervenire ed invitare i consiglieri a chiudere la sessione aperta senza ulteriori interventi. Per passare quindi a seduta segreta dietro votazione a maggioranza”. Ed ancora i tre esponenti della minoranza: “il presidente del Consiglio cita impropriamente nel suo diniego l’articolo 20 comma 1 dove si parla di proposte e di ordini del giorno. Cosa diversa è la nostra richiesta di <Consiglio straordinario Aperto> agli interventi dei cittadini. Inoltre, il presidente ha informato nell’ultima riunione dei capigruppo di aver assunto informazioni presso il dirigente dei servizi sociali, le istituzioni scolastiche e di sicurezza pubblica. Rispettando le istituzioni tutte ricordiamo che le predette non hanno nessun titolo sull’ammissibilità della nostra richiesta. Prendiamo nuovamente atto e denunciamo pubblicamente questa maggioranza miope e sorda alle preoccupazioni della collettività, al disagio sociale che Rogliano, in questi ultimi tempi, sta vivendo. L’unico loro scopo – concludono il gruppo di minoranza – è tutelare qualche <interesse di bottega>. Un enorme responsabilità assunta quest’oggi, vista la situazione sotto molti aspetti incandescente”.

(Massimiliano Crimi)

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