Santo Stefano di Rogliano: “la minoranza fa solo demagogia”

RICEVIAMO e pubblichiamo (integralmente).

“IL GRUPPO consiliare di maggioranza “L’Arcobaleno” è costretto ad intervenire pubblicamente per replicare, documenti alla mano, alla campagna di disinformazione condotta dalla minoranza e divulgata “massicciamente” sui social e mezzi di stampa a tiratura locale.

La vicenda è sempre quella connessa all’intervento dell’Anac sul rapporto obbligatorio instaurato dal Comune di Santo Stefano di Rogliano con la Cooperativa Gialla, maturato a seguito di una procedura di evidenza pubblica. La consecuzione degli eventi è stata la seguente:

1) Presentazione di un esposto da parte della minoranza denominata “Comune in Comune” dal quale si è originato un procedimento di verifica dell’iter seguito dall’Ente locale per la locazione dei locali di proprietà ed appartenenti al patrimonio disponibile;

2) Emanazione di un provvedimento di contestazione da parte di Anac nei confronti del Comune, con cui si criticava la forma di contratto utilizzata dalla P.A. che avrebbe dovuto seguire altra forma giuridica;

3) Incarico da parte del Comune ad un legale esterno al fine di ottenere una valutazione super partes rispetto a quanto rilevato dall’Anac, previo conferimento di un incarico oneroso in rito adottato;

4) Acquisizione del parere redatto dall’avv. Massimiliano D’Ippolito del Foro di Cosenza, nel quale veniva rilevata altra interpretazione giuridica del fatto, con esplicitazione di aspetti documentati e non considerati affatto dall’Anac;

5) Presentazione di un nuovo esposto da parte della minoranza all’Anac, con cui si adduceva la illegittimità della procedura seguita per il conferimento dell’incarico legale di cui al precedente punto 4;

6) Riscontro da parte del Comune in ordine al nuovo procedimento di cui al precedente punto n. 6;

7) Comunicazione dell’Anac di archiviazione del procedimento per rilevata insussistenza di criticità procedimento promosso dalla minoranza e teso a denunciare l’illegittimità dell’incarico conferito al legale esterno;

8) Pendenza di altra attività di verifica da parte della Regione Calabria sempre sul medesimo rapporto di locazione di cui sopra, in corso di svolgimento e compulsato sempre dalla minoranza.

Il nostro Gruppo, al fine di contrastare ricostruzioni al limite dell’inverosimile, ritiene doveroso puntualizzare che l’archiviazione del 2° procedimento Anac è cosa incontroversa e documentabile per tabulas, per cui risulta difficile comprendere il tenore delle altrui leganze e/o di inappropriate tesi giornalistiche. Il 1° procedimento, invece, si è concluso con delle contestazioni “non vincolanti” mosse all’Ente, le quali non hanno avuto modo di rapportarsi a quanto rilevato dal legale esterno all’uopo legittimamente incaricato, che riscontrava l’omessa valutazione di alcuni aspetti (fra cui lo status dell’immobile) che legittimavano l’utilizzo del rapporto iure privatorum, per come correttamente fatto dal Comune. Leggendo la nota dell’Anac del 26 ottobre, si intuisce che tale particolare, non è stato correttamente interpretato dall’Autorità, per cui l’Amministrazione ritiene, lo ha già spiegato innanzi al Consiglio Comunale, di confermare tutti gli atti amministrativi tempo per tempo adottati, assumendosi, per onestà intellettuale, ogni responsabilità.

La minoranza, in modo poco corretto e mistificatorio della realtà, giunge a fare confusione sugli eventi, attaccando la maggioranza per aver comunicato semplicemente la verità, ossia l’archiviazione del 2° procedimento da parte dell’Anac.

Nessuno ha mai detto quello che è stato riferito dal gruppo “Comune in Comune” circa il 1° procedimento, quindi non si comprende neanche la pubblicazione di articoli su testate del web, laddove si giunge a definire la comunicazione di una notizia vera e documentata, come “farlocca”.

Si intuisce che chi scrive e partorisce simili castronerie appare chiaramente in sofferenza e dinnanzi ad una crisi di identità: colpisce infatti come l’archiviazione di  un procedimento originatosi a seguito di denuncia da parte dei medesimi “soggetti” non abbia, per costoro, la stessa rilevanza tanto sbandierata nei mesi scorsi sulla prima contestazione!

Ovviamente, il tutto è pretestuoso ed ancorato ad una situazione squisitamente politica ed ideologica: il motto che accomuna tali ben pensanti signori è uno solo, ovvero quello di abbattere l’avversario con ogni mezzo e la prova è data dai continui esposti formalizzati da chi non gestisce la cosa pubblica e sa fare solo proclami, teoria del diritto e scienza delle finanze innanzi alle web cam.

Se questo è l’atteggiamento di compartecipazione e collaborazione alla vita di una Comunità, si fa notare, in tutta sincerità, che di simili comportamenti non se ne sente alcun bisogno, visto che amministrare è tutt’altra cosa ed i Santostefanesi lo sanno bene”.

Fonte: Gruppo Consiliare di maggioranza “L’Arcobaleno” – Santo Stefano di Rogliano (Cosenza)

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