Sport. Lettera del presidente ai tifosi del Parenti Calcio

Riceviamo (e pubblichiamo) la lettera del presidente del Parenti Calcio 1979 ai tifosi:

ROSARIO Venneri, giovane imprenditore nel campo della ristorazione in quel di Eboli, parentese di nascita, assunto il ruolo manageriale di primo dirigente nella stagione sportiva appena terminata, ha guidato, spronato giocatori e società, galvanizzato la tifoseria, raggiunto un primo obiettivo, la promozione nella categoria superiore. Ora richiama l’attenzione degli amanti del calcio cittadino all’incontro di lunedì 10 luglio alle ore 18:00 presso la biblioteca comunale. Da qui il lancio della prossima competizione di prima categoria con lo slogan “Parenti è questa. Parenti siete voi. Parenti siamo e saremo sempre noi. Insieme”.

“Ricordo come se fossero adesso i giorni precedenti al mio ritorno a Parenti. Credevo che quel luogo natale fosse in realtà per me distante. Ma, come spesso capita, mi sbagliavo. Solcando i primi ciottoli del paese al mio arrivo, è stato impossibile non avvertire un sobbalzo nel cuore. Quando un posto è casa tua, non importa quanto tempo passi, ma rimarrà nel cuore tale: te ne accorgi dagli sguardi delle persone, dall’aria che respiri, dal vociare della gente per i viottoli. Nulla è cambiato dentro di te. Nulla può frenare l’emozione di sentirsi a casa propria. E sono tornato con un sogno, un progetto. A qualcuno sembrava una chimera, una follia. Ma la mia natura di imprenditore mi ha sempre portato a guardare a quei sogni che per la loro natura sono realizzabili, concreti. Ma non era un progetto mio, era un progetto per qualcuno. Un progetto per il luogo che mi ha dato i natali e che senza timore mi ha riaccolto a braccia aperte. Ci sono stati momenti in cui ho titubato? Certo.

Ma il supporto dei giocatori, di un grande team, che ha avuto la lungimiranza di portare nel cuore quel progetto e quell’ambizione, ha disperso immediatamente ogni remora. Questo perché non siamo stati mai soltanto una squadra di calcio. Nel giro di poco tempo siamo diventati una grande famiglia: ciascuno si è preso cura dell’altro; voi, giocatori, tifosi, compaesani, vi siete presi cura di me. Con pazienza, determinazione, tra momenti buoni e cattivi, abbiamo realizzato l’impensabile in un anno. E se è vero che le radici non le puoi estirpare dal cuore, allora non possiamo farlo nemmeno con l’ambizione connaturata a questa società e alla tempra del luogo che rappresenta: PARENTI. Allora ho deciso che questa realtà, questa ambizione per diventare più grande necessità che quella tempra venga rinfocolata con il supporto di una famiglia più grande. Con la mano di altre realtà parentesi che possano unirsi a questa comunità fraterna. Siamo e saremo sempre una società aperta, pertanto chiunque voglia investire in questo sogno: siamo qui pronti ad accrescere questa famiglia. Per queste ragioni abbiamo deciso di indire lunedì 10, presso la Biblioteca Comunale, un incontro ove intendo invitare e confrontarmi con chiunque vorrà entrare nella grande famiglia del Parenti Calcio in modo da rendere sempre più condiviso e ambizioso questo progetto. Non ho mai agito pensando che il Parenti calcio fosse qualcosa di mia proprietà, perché gli unici sogni che vale la pena realizzare sono quelli che brillano negli occhi di tutti. Parenti è questa. Parenti siete voi. Parenti siamo e saremo sempre noi. Insieme”.

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