Malattie del Benessere: una pandemia silenziosa *

di Egidio BRUNO *

IL TERMINE “Pandemia” suscita nel cuore di tutti enorme disagio soprattutto dopo i recenti anni in cui tutto il mondo ebbe a che fare con il Sars_Cov2 . I numeri di allora furono spaventosi: 1,5 milioni di morti in Europa in un solo anno; Ma quella del Covid fu una pandemia rumorosa! Un enorme risalto mediatico, stacchi pubblicitari che, a fasi alterne, ricordavano come lavar le mani, vaccinarsi ed evitare assembramenti, fosse importante per la salute collettiva. Ebbene, se vi dicessimo che è in atto un’altra pandemia la quale, non solo colpisce i popoli industrializzati in cui provoca vittime sempre maggiori (proprio come il Covid), ma lo fa ormai da almeno 10 anni? Si, esattamente: 1,5 milioni di morti in Europa ogni anno … da almeno 10 anni! Essa è la pandemia delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT) o Malattie del benessere: inattività fisica, sovrappeso, obesità e diabete. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le MCNT sono la causa principale di morte nel mondo, rappresentando circa il 71% di tutti i decessi globali: solo l’inattività fisica è la quarta causa di morte al mondo. Il peso delle suddette arriva a danneggiare anche il tessuto economico del nostro paese: il 9% della nostra spesa sanitaria è impegnata nella cura e nelle ospedalizzazioni di tali patologie. Nonostante esse siano in gran parte prevenibili e possono essere controllate con adeguate misure di prevenzione e trattamento, l’Italia fatica ad uscire dal primato di nazione con un tasso di inattività fisica maggiore in Europa. La nostra Calabria (ad anni alterni) purtroppo risulta essere bandiera nera europea per obesità infantile: i nostri bimbi sono i più obesi d’Europa. Adottare uno stile di vita sano e seguire le linee guida per una dieta equilibrata e regolare attività fisica può contribuire in modo significativo a ridurre il rischio di malattie croniche. In conclusione, le malattie del benessere rappresentano una sfida significativa per i sistemi sanitari di tutto il mondo e richiedono un approccio integrato e multisettoriale: promuovere la consapevolezza sui fattori di rischio, migliorare l’accesso ai servizi sanitari e implementare politiche di prevenzione e controllo sono passaggi fondamentali.

* Dietista e tecnico Fipe

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