Caduta di valori … salviamoli! *

di Lillo SCIARRATTA *

SULL’EPOCA attuale ho voluto fare una riflessione che, ancora una volta, ho fermato sulla carta ribadendo che L’Ego non ha la pretesa della presunzione e l’invadenza di campi altrui dove eccellenti professionisti e operatori della comunicazione approfondiscono e dibattono quotidianamente tematiche sociali. La riflessione, dunque, vuole essere l’espressione del pensiero democratico, certo di interpretare i sentimenti altrui tralasciando la retorica di circostanza e quanto è legato a degli impulsi emotivi. C’è un contesto che induce ad allargare il giudizio critico al di là di certi interessi, se si vuole stabilire veramente un rapporto attivo e concreto con la realtà in tutte le sue dimensioni, una realtà, appunto, con una nitida radiografia che mostra i segni di quel passato fatto di battaglie per il raggiungimento di traguardi significativi miranti a conseguire il riscatto pur se lento e difficile. Ancor ’oggi c’è il pretesto per un discorso di fondo che se vogliamo è sempre lo stesso e che costituisce ancora il comune denominatore sulle problematiche socio- politiche. L’epoca attuale, se dovessimo definirla secondo un criterio realistico, non si sbaglierebbe qualificandola “razionalista” perché si vuole tutto filtrare attraverso la razionalità, scaturendone Io scadimento di valori morali che sono alla base di un degrado generale.

Si è arrivati a sovvertire e a sconvolgere certi sistemi, modi di pensare, atteggiamenti e presupposti non si crede più a nulla se non lo si tocca con le mani; tutto è diventato calcolo, studiate opportunità frutto di una logica speculativa priva di qualsiasi sentimento.

Non secondario è il pessimo esempio che una gran parte della classe politica offre ogni giorno attraverso scandali, intrallazzi, corruzione e lauti stipendi, uno scenario, dunque, a fosche tinte dal quale viene fuori non una rappresentazione neorealistica, ma la fotografia di chi ci rappresenta in una società che ci circonda e che nessuno può negare. Unica obiezione potrebbe essere che il discorso non va totalmente generalizzato, ribadendo che ci sono ancora persone e giovani capaci di coltivare sentimenti e comportamenti morali altruistici, anche se è pure vero dire che, essendo in pochi, sono visti come un’eccezione.

Ci sarebbe tanto da scrivere circa le inadempienze a tutti i livelli, sulla corruzione cui sopra accennavo, sugli egoismi, le violenze materiali e morali, le oppressioni psicologiche, il tutto attuato alla luce di una libertà che è senza senso. La classe politica che ha grandi responsabilità è chiamata a dare una testimonianza tangibile di onestà e trasparenza mettendosi bene in testa che è al servizio della gente ed ancor più in un momento di crisi, di recessione e di un Covid che imperversa in maniera inesorabile mettendo in crisi tantissime famiglie. La politica deve essere intesa come una nobile arte e non come accaparramento di voti e di poltrone. “Il politico vero è quello capace” (Benedetto Croce).

Cerchiamo di attuare la politica come processo di crescita, di una coscienza civile , generalizzata e di massa mirante al vero riformismo parola che si coniuga tra progresso e novità evocando l’ideologia novista. Basta con il campanilismo tra i Comuni che denota cecità politica.

Nel corso degli anni ho sempre sostenuto con convinzione chi ha portato avanti la tesi rovesciata rispetto alle attese del senso comune: il politico deve perdere l’ingordigia del potere; la prima visione della politica è servire la vita a costo della vita. L’incertezza e l’amarezza si sovrappongono a quella tenue speranza a partire dalle prossime elezioni regionali con un mesto pensiero alla povera presidente della Regione On. Avv. Jole Santelli, fulgido esempio di coraggio e di attaccamento alla nostra terra di Calabria, con la viva speranza che possa essere espressa dalle urne una classe politica che sappia distinguersi per capacità e competenza progettuale, abbandonando la sapiente efficienza parolaia e le vecchie logiche del sistema clientelare, così pure la cultura non deve essere emarginata dalla politica. Così operando ci potrà essere un recupero dei valori, un richiamo al sentimento, all’onestà, alla carithas ed ai buoni principi.

Come la storia ci insegna, le alterne vicende delle umane sorti hanno sempre confermato l’avvicendarsi di epoche luminose ed altre oscure.

Frattanto si continua a sentire che paghiamo il prezzo del progresso: famiglie in dissolvimento, corsa sfrenata aIl’edonismo e materialismo e le voci che si levano per richiamare ad un maggior senso di responsabilità, si perdono nel clamore e di una società stordente e caotica dove nessuno è soddisfatto di quello che fa e di quello che ha.

Anna Frank nella costatazione delle difficoltà dei suoi tempi, pure affermando che gli ideali, i sogni e le speranze vengono distrutti dalla realtà prima ancora di nascere, esprimeva nel suo “Diario” una grande certezza: “Eppure quando guardo il cielo penso che tutto si svolgerà nuovamente al bene…che ritorneranno l’ordine, la pace, la serenità”.

*Consigliere con delega del Comune di Carpanzano (Cosenza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.