Rogliano, la scrittrice Angela Bubba inaugurerà la Piccola Biblioteca di Cuti

“Non a Brooklyn né a Manhattan, ma a Cuti”.

Questo è il motto della Piccola Biblioteca di Cuti fondata da Daniel Cundari a Rogliano, paese incastonato tra le colline dolci della Calabria presilana. Un progetto ideato per donare alla propria Comunità un contenitore vivo di libri di valore, in diverse lingue, nei dialetti più disparati, per ogni età e per tutti i gusti, all’interno di un luogo accogliente e pieno di storia, che resiste, si ferma e inventa, negli anni dell’assedio del consumismo e dello spopolamento.

La prima ospite sarà Angela Bubba con “Elsa”, un romanzo acclamato dalla critica e pubblicato da Ponte alle Grazie, prestigioso marchio editoriale del gruppo Mauri Spagnol.

L’autrice, specializzata in Filologia Moderna, indaga da anni il mondo delle scrittrici del XX° secolo, della migrazione e della letteratura comparata; ha collaborato con Gentes, Biblos, Filolog, Studi Medievali e Moderni, Nuovi Argomenti, Nazione Indiana ed è stata Premio Morante per la critica, finalista del Premio Strega, Premio Campiello, Premio Flaiano, Premio Berto e Premio Fante.

“Lo scopo della Piccola Biblioteca di Cuti è intellettuale ma anche materiale: portare fisicamente un autore affermato in un ambiente remoto, lontano dai clamori delle grandi città e dai riflettori che abbagliano l’intimità della lettura con i loro giudizi patinati e prezzolati. Bisogna mostrare ai giovani l’esempio di chi si afferma con la propria voce e la propria mente, ogni giorno, in una società spesso corrotta e lontana dal merito. Tracciare la possibilità di una fuga, seppur momentanea, dai privilegi creati dalle nuove forme di feudalesimo che depauperano l’Europa attuale. Non a caso, ho deciso di inaugurare una serie di incontri importanti con Angela Bubba, nata a Catanzaro e originaria di Mesoraca, un comune della provincia di Crotone. Una donna giovane, cittadina del mondo, dedita alla ricerca, allo studio e alla disciplina artistica. Devo ammettere che molte persone, scrittori affermati e residenti in vari luoghi del mondo, amiche e amici di altre realtà di trincea, stanno manifestando la loro presenza attraverso donazioni di volumi, riviste, raccolte e fondi librari. La loro vicinanza è uno splendido balsamo contro l’isolamento. Si è ancora all’inizio, nella speranza di riuscire a coinvolgere nuovi collaboratori volenterosi. Lavorare sotto traccia e in solitudine non è affatto semplice, ma in questo periodo storico il vuoto stagnante è ciò che offre una piccola comunità. Credo che l’invito di Marguerite Yourcenar in ‘Memorie di Adriano’ racchiuda alla perfezione il senso della Piccola Biblioteca di Cuti: fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ho ricostruito molto, e ricostruire significa collaborare con il tempo, nel suo aspetto di passato, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti”, afferma Daniel Cundari.

Incontro: domenica 29 gennaio, ore 17:00, via Pietro Nicoletti, Rogliano (Cs)

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