Valle del Savuto. Riorganizzazione della rete dei servizi sanitari, il Comitato Cosenza Sud scrive al governatore Occhiuto

IL COMITATO “Cosenza Sud” ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, per chiedere un incontro urgente sulle problematiche che riguardano l’organizzazione della rete dei servizi sanitari sul territorio, con riferimento al riordino del presidio ospedaliero “Santa Barbara” e alle strutture socio-assistenziali che fanno capo all’Azienda Sanitaria Provinciale. La missiva è stata corredata dal documento tecnico discusso nel corso di un incontro con i sindaci tenutosi il 12 marzo scorso a Rogliano (nella foto). In un’ottica “propositiva e non campanilistica” i rappresentanti del gruppo civico hanno illustrato le criticità accostate all’offerta sanitaria e socio-assistenziale nell’area posta a Sud del capoluogo, alla luce delle dinamiche storiche e delle stesse difficoltà legate alla geografia, alla economia e, soprattutto, al sistema infrastrutturale. Nell’allegato sono state elencate in dettaglio le soluzioni che potrebbero essere adottate partendo dall’analisi dei bisogni, al fine di ottimizzare le realtà presenti e garantire “un’assistenza sanitaria a tutti i cittadini in termini egualitari – universali”. Una serie di indicazioni che il Comitato ha elaborato e portato all’attenzione degli amministratori locali anche in rapporto alla presentazione, da parte dell’Ente regionale, del Piano Calabria per il Pnrr. Sotto la lente d’ingrandimento i programmi connessi al riassetto del nosocomio del Savuto (oggi nell’Azienda ospedaliera di Cosenza), del Distretto Asp e delle novità in progetto annunciate nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il comprensorio Cosenza Sud abbraccia, ricordiamo, i Comuni di Aprigliano, Altilia, Bianchi, Belsito, Carpanzano, Cellara, Colosimi, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Malito, Mangone, Marzi, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedivigliano, Piane Crati, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano e Scigliano. “Un territorio vasto – si legge nel documento – che necessita di un’organizzazione capillare perché sullo stesso vengano forniti e garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria e Socio-Sanitaria”.

Fonte: Parola di Vita

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