Riorganizzazione servizi sanitari: Valle del Savuto tra attese, certezze e contraddizioni *

di Gaspare STUMPO *

Il <Santa Barbara>resta nell’Azienda ospedaliera di Cosenza o passa all’Azienda Sanitaria Provinciale? Secondo il Comitato <Cosenza Sud>, che ha espresso un parere all’indomani della pubblicazione del documento che fissa le linee della “Riorganizzazione della Rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti”,per il plesso del Savuto si configurerebbe la previsione di 20 posti letto di Day Surgery Multidisciplinare, 18 posti letto di Medicina Generale e 11 posti letto di Recupero/Riabilitazione. Una opinione che deriva dalla consultazione del testo (redatto a modifica ed integrazione del DCA n° 64 del 05.07.2016) sottoscritto dal commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Roberto Occhiuto, e dal sub commissario Ernesto Esposito, in particolare dell’allegato 5 (Tabella C). “Indicazioni che fanno ben sperare – affermano dal gruppo civico – sulle quale continueremo a confrontarci e a discutere sulla base di programmi capaci di fornire risposte concrete alla domanda di salute dei cittadini”. Se così fosse i punti della riforma costituirebbero un passo importante nel quadro della discussione-confronto sul progetto di riassetto del presidio ospedaliero e più in generale sul riordino dei servizi sanitari nell’area del Savuto. Tuttavia, se il decreto n° 198 del 12 luglio 2023 fornisce un quadro tecnico chiaro circa la sistemazione (e la ottimizzazione) della rete nosocomiale, assegnando ruoli e funzioni al <Santa Barbara>, il precedente decreto n° 197 del 12 luglio 2023 alimenta dubbi in rapporto alla rivisitazione del programma che attiene invece all’assistenza territoriale sanitaria e socio-assistenziale. Alla tabella 31, infatti, la disposizione contempla (per l’Asp di Cosenza) l’implementazione di 9 ospedali di Comunità: Cariati, Cassano allo Jonio, Cosenza, Lungro, Mormanno, Rogliano, San Marco Argentano, Scalea e Trebisacce. Inoltre, in quello che sulla carta viene definito ex Po (Santa Barbara?) l’ubicazione di un hospice per le cure palliative con 14 posti letto. In più, nella stessa zona, una Casa della Comunità e un consultorio familiare  (Parenti). Un ospedale di Comunità, ricordiamo, è una struttura di ricovero breve che appartiene alla rete di assistenza territoriale (Asp) con funzione intermedia tra domicilio e ospedale. Una casa della Comunità rappresenta, invece, una sorta di poliambulatorio multidisciplinare in cui opera una equipe di professionisti di tipo medico-infermieristico. Quale è allora il progetto definitivo per la Sanità nel Savuto anche alla luce dei fondi del Pnrr che ammontano a svariati milioni di euro? I dubbi permangono. Intanto, l’associazione <Sulla strada di Melissa> ha organizzato una manifestazione dal titolo “Difendiamo il diritto alla salute e alla nostra viabilità”. L’iniziativa sì terrà mercoledì 19 luglio davanti alla Cittadella Regionale. Sulla questione è prevista pure una Conferenza dei Sindaci. Lo stesso Comitato ha annunciato la stesura di un secondo documento-proposta dopo quello redatto, sottoscritto e inviato nei mesi scorsi alla struttura commissariale e al management aziendale

(Gaspare Stumpo)

* gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it

Fonte: Parola di Vita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.