Addio a Silvio Armini, negli Anni Cinquanta fu tra i protagonisti della rinascita del calcio a Rogliano

AITANTE, infaticabile, affabile, Silvio Armini si è spento quasi novantenne nella sua casa di Rogliano dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. E’ stato lucido sino alla fine e non ha mai smesso di fare esercizi fisici in linea con quella che era la sua filosofia di uomo e di sportivo che lo ha portato ad essere, in gioventù, uno dei talenti del calcio locale. Fisico possente, memoria di ferro, temerario (e non solo fra i pali come portiere), i più anziani lo ricordano fra i protagonisti della “rinascita rossonera” dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nella prima metà degli Anni Cinquanta del secolo scorso. “Nel 1955 – scrive il giornalista Ferdinando Perri – il Rogliano, vinto il campionato di Prima Categoria, passò in Promozione, massimo torneo dilettantistico regionale. Vennero i tempi di Aurelio De Marco (alias Pavesi), centravanti in Serie A con il Palermo, che guidò la squadra come allenatore e alcune volte anche come giocatore”. In quella compagine figurava pure Silvio Armini. La notizia della morte di Armini ha destato commozione in tutta la Comunità roglianese. I funerali si sono svolti oggi pomeriggio nella Chiesa di San Pietro.

(Gaspare Stumpo)

Alla famiglia Armini giungano le più sentite condoglianze da parte del team Savutoweb e Radio Hit On Air

La foto è tratta dal libro Rogliano frammenti di memoria in chiaroscuro” (Editoriale Progetto 2000) di Ferdinando Perri. Nella formazione del 1952 si riconoscono, tra gli altri, il presidente Eugenio Oliveti (primo a sinistra), Aurelio De Marco (quinto da sinistra) e lo stesso Armini.

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