Costo del pane in aumento di 50 centesimi in provincia di Cosenza. Non si ferma il carovita in Italia

OGNI MATTINA un calabrese si alza e trova un nuovo aumento! L’impennata di luce, gas, carburante “forse” non fanno più notizia. Si scende in piazza in nome di una “libertà rubata”. Esibire il verde lascia passare “green pass” per andare a lavoro o, semplicemente per cenare al ristorante, è diventato per una minoranza di italiani, l’incubo peggiore. Dimentichiamo troppo velocemente il blackout dell’anno scorso. Pandemia, poi vaccino. Ma nessun cenno al caro vita di tutti i giorni. Non si dimostra indignazione per un tratto autostradale Rogliano – Cosenza sempre più mulattiera, unica corsia e lunghe code. Basta una semplice auto in panne e le ore scorrono ancora più lentamente. Tutti sempre più poveri, sempre più silenziosi. Domani nuova alba e nuovo aumento. In provincia di Cosenza il pane, genere di prima necessità, subirà una maggiorazione sul prezzo di 50 centesi al chilo. In provincia di Catanzaro di 90. Due chili di pane dalle prossime ore costeranno anche nel Savuto, ben 5 euro rispetto ai quattro pagati prima. Una stangata, a voi il calcolo percentuale d’impennata. La causa, ci viene riferito: “dovuta al costo della farina, ai prezzi in salita della carta, del packaging, del carburante e della legna da ardere”. Da precisare che gli aumenti variano a seconda della categoria, da provincia a provincia.

(Massimilano Crimi)

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