Premiati i “Maestri del Lavoro” della Calabria. Tra di loro il mangonese Antonio Gallo

PREMIATI a Catanzaro i nuovi 51 “Maestri del lavoro” della Calabria. Uomini e donne che si sono distinti nella propria professione per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità, per gli anni 2020 e 2021. Tra questi il mangonese Antonio Gallo, classe ‘65, padre di famiglia, attento e valido collaboratore. Dal lontano 1987 inserito nel mondo del lavoro. Dipendente dello storico marchio <Standa> come addetto alle vendite, poi con altre aziende importanti della distribuzione alimentare, fino a ricoprire l’incarico di direttore di punto vendita. Nel corso della sua carriera ha dimostrato grande disponibilità e senso del dovere. Sempre presente, non ha mai registrato assenze dal reparto assegnatogli. “Questo riconoscimento – ha dichiarato Gallo – mi ripaga delle tante difficoltà, delle fatiche spese. Un grande momento di gioia che condivido con la mia famiglia”. Assieme a numerose autorità civili e militari delle cinque province, nella Sala del Tricolore della Prefettura di Catanzaro, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Queste le sue parole: “noi abbiamo la necessità di raccontare un’altra Calabria, diversa da quella che viene spesso raccontata come una regione dove non si lavora e non serve lavorare e dove la ‘ndrangheta impedisce lo svolgimento di attività che sono normali in altre aree. È bello che qui ci siano gli uomini delle istituzioni che insieme salutano eccellenze della Calabria che hanno dimostrato che qui, invece, si può lavorare perché la ‘ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare un alibi per dire che non si può fare nulla”. “C’è molto da fare – ha affermato il presidente Occhiuto – proprio nella direzione di costruire nuovo lavoro. Il mio Governo sta operando su due direttrici: da un lato andare incontro alla necessità di rendere più dignitoso, dal punto di vista economico e della stabilità, il lavoro precario, che c’è ed è tanto, e, inoltre, di crearne di nuovo, intervenendo sulle politiche attive. In accordo con il sindacato, istituiremo un organismo che si occuperà di vigilare per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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