L’esperienza del “Settembre Cutise” per tornare a vivere certi momenti *

di Gaspare STUMPO *

IL CALDO intenso dell’estate al tramonto ha lasciato spazio, in questi giorni, al clima dolce tipico del periodo preautunnale sulle colline del Savuto. Il momento giusto per rilassarsi e godere, ancora all’aperto, degli ultimi sprazzi di una stagione vacanziera rovente e per certi aspetti snervante prima del lungo “letargo” invernale. Una bella occasione per assaporare il gusto della riscoperta del vecchio borgo: luoghi, usanze e, perché no, pietà popolare. Magari in un clima di festa somigliante al passato, non per nostalgia ma per tornare a vivere “certi momenti” lontano dalla frenesia e dalle ossessioni di una società globale, ipertecnologica e sempre più connessa. Anche perché “Santa Maria – recita il proverbio – tutte le feste porta via” e il sol pensiero della stagione fredda ormai alle porte mette i brividi pure ai più ostinati amanti di tv, poltrona e caminetto. “Il Settembre Cutise è una riscoperta delle tradizioni del quartiere Cuti”. Gli organizzatori non hanno avuto dubbi: arte, artigianato e vecchie consuetudini dovevano essere il piatto forte del programma pertinente alla prima edizione della manifestazione. Così è stato.

Un evento nato dalla intraprendenza di un gruppo di giovani che ha coinciso, inevitabilmente, con i riti religiosi in onore di Santa Maria. In cartellone sapori di una volta, giochi popolari e concerti di musica. Le serate sono state allietate dalle kermesse di Sandro Sottile (Alchimia Popolare Noi Meridionali Tour 2023), Veri a metà (Pino Daniele Tribute Band) e de La Combriccola del Blasco. Da sottolineare la concomitante esposizione di interessanti opere d’arte nella mostra ideata e curata da Daniel Cundari all’interno della Piccola Biblioteca di Cuti, metà di appassionati, laboratorio didattico, nonché fucina di iniziative culturali di portata internazionale. Il culto mariano, ricordiamo, è fortemente radicato all’interno delle Comunità locali. La festa in onore della Vergine è un appuntamento di fine estate che accomuna molti paesi della Vallata. Sul piano religioso è caratterizzato da momenti di preghiera e celebrazioni eucaristiche (Novene) che culminano con le processioni all’interno dei centri storici. Un insieme di esperienze intense per i devoti che vanno aldilà della pietà popolare diventando cammino, sentimento, riflessione. Il novenario in onore di Santa Maria, che si era aperto con la classica focara, è terminato con la processione e lo storico “sollevamento” della statua sul sagrato della chiesa (nel video, sotto). Le Sante Messe sono state presiedute dai sacerdoti don Serafino Bianco, don Giovanni Giordano e don Davide Gristina.

* gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it

Fonte: Parola di Vita

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