A Paterno Calabro un progetto di narrazione digitale. Il sindaco: “da noi storia, arte e fede”

A PATERNO Calabro per un viaggio interiore in cui l’arte e la meditazione sono al centro di un progetto di narrazione digitale. Un vero e proprio museo all’aperto arricchito dall’eredità del grande taumaturgo. “Nell’arte è possibile creare e ricreare se stessi, guardando con attenzione alla vita. Difatti la ricerca della felicità autentica, ed in particolare cimentarsi in ciò che ci rende liberi, ci fa sperare e ci fa credere che il mondo può cambiare, e può diventare un luogo meno triste se ci si trasforma in artisti, accettando la responsabilità del risultato della nostra opera, senza dare peso agli altri”. Con queste parole il sindaco Lucia Papaianni presenta l’iniziativa. “Da anni che Paterno Calabro porta all’attenzione del visitatore la bellezza dell’arte per esprimere con genuinità se stessi e coinvolgendo gli altri. Ciò viene fatto senza trascurare mai, anzi ponendo in primo piano la fede ed il legame con la natura. Spirito che ci è stato tramandato da San Francesco di Paola, che erge proprio a Paterno Calabro il suo secondo amato Santuario. Ogni cosa qui parla della sua vita; il suo carisma si respira lungo le vie del paese, all’interno del Santuario restituito con una nuova veste, viene trasferita quella serenità dell’incontro con l’altro e con Dio che aiuta a riflettere sulla quotidianità”. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi PAC Calabria ed è realizzato in collaborazione con lAssociazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art. “Le porte, anzi, le braccia a Paterno Calabro – conclude Luicia Papaianni – sono aperte a tutti gli artisti, dalla pittura alla musica, dalle installazioni allo street art, dalla composizione alla semplicità della pratica, perché attraverso la loro capacità di racconto si condivide per una crescita armoniosa”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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