Attrazioni e presenze importanti alla Festa del Pane di Rogliano

IL PANE non è solo il prodotto che accompagna la nostra alimentazione. E’ molto di più. E’ storia, tradizione, convivialità. E’ simbolo religioso e culturale. Nel passato contadino e popolare ha rappresentato il sostentamento della famiglia, il nutrimento per eccellenza. Un punto di riferimento millenario, spesso sacrale, che nelle diverse tipologie continua a trovare collocazione nella dieta moderna, soprattutto in quella mediterranea. Nel Savuto così come in altri posti della regione il pane casereccio resta un pilastro dell’arte culinaria: profumato, saporito, inconfondibile quando è cotto al forno a legna, apprezzato per la sua versatilità, può essere consumato da solo, con un filo d’olio extravergine di oliva, utilizzato come base per crostini o per accompagnare piatti tipici locali. Una esperienza gustativa che richiama antichi odori e sapori, particolari e spesso unici.

“Un viaggio alla riscoperta dei profumi della tradizione immersi nel meraviglioso centro storico”. E’ stata definita in questo modo l’iniziativa organizzata a Rogliano per celebrare la lavorazione artigianale del pane e di altri prodotti da forno. La “Festa del Pane” è stata una occasione di promozione del patrimonio gastronomico calabrese, una vera e propria celebrazione dei colori e dei sapori d’autunno ma anche un momento di consapevolezza sull’importanza di una alimentazione equilibrata. Particolarmente interessante, da questo punto di vista, il convegno dal titolo “Buono come il pane”, durante il quale sono intervenuti il sindaco Giovanni Altomare, il presidente del Consiglio comunale, Antonio Simarco, l’assessore Maria Salvino, la biologa nutrizionista Greta Zumpano, l’imprenditore Davide Bruno, il presidente e il direttore del Gal Sts, rispettivamente, Luigi Provenzano e Pierluigi Aceti, il dirigente della Regione Calabria Francesco Chiellino. L’occasione è servita per ribadire l’importanza del pane come valore identitario e come opportunità di sviluppo del territorio in un’ottica di certificazione europea. Al termine del dibattito, dopo la relazione del presidente del Club Unesco Cosenza, Enrico Marchianò, i sindaci Giovanni Altomare (Rogliano), Roberto De Marco (Grimaldi) e Pasquale De Rose (Altilia) hanno firmato il protocollo d’intesa relativo al progetto “Portae Pacis”. Visita al Vicolo Annunciata, degustazioni, laboratori artigianali, spettacoli, mostre concerti, animazioni per bambini hanno caratterizzato il resto della manifestazione.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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