Mons. Checchinato a Rogliano: “quando festeggiamo l’Immacolata festeggiamo anche noi”

“E’ BELLO pensare come il cuore di Maria fosse aperto a Dio in maniera totale”. L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Giovanni Checchinato, si è rivolto soprattutto ai bambini per parlare della “festa di Maria madre di Gesù concepita senza peccato”. Un discorso breve, semplice, un dialogo che ha destato l’interesse dell’assemblea cogliendo appieno l’attenzione dei presenti grazie a una forma comunicativa chiara e immediata. “Siamo chiamati ad essere immacolati. La nostra non è una storia che avviene a caso. Nella nostra storia – ha spiegato l’arcivescovo citando San Paolo – c’è una chiamata precisa di Dio. Che ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere ascoltati santi e immacolati difronte a lui nella carità, nella verità”. Il pastore della chiesa cosentino-bisignanese ha sottolineato il senso della festa come segno di speranza nel Signore attraverso il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria.

“Quando festeggiamo l’Immacolata – ha detto – festeggiamo certamente Maria che ha realizzato in pienezza l’essere un’unica cosa con il Signore, ma festeggiamo anche noi. Anche noi siamo chiamati a diventare come Maria. In Gesù tutti noi siamo stati scelti per essere santi e immacolati. Dobbiamo chiedere al Signore, attraverso Maria, di essere santi e immacolati nell’amore. Con l’amore si cresce sempre, senza amore – ha concluso l’arcivescovo – ci si appassisce. Dobbiamo dire al Signore che siamo pronti ad aiutarlo a costruire nell’amore un mondo nuovo, quello di cui tutti abbiamo bisogno, di cui sentiamo la necessità ma che facciamo fatica a costruire”. Monsignor Checchinato ha apprezzato il messaggio letto dal giovane Giovanni Reda. “Siamo certi – ha sottolineato quest’ultimo rivolgendosi al presule – che da questo incontro scaturiranno forza e speranza nuove per guardare alla realtà della vita, della città e della parrocchia”.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita