Tornano i roghi nel Savuto. Fiamme anche a monte del centro abitato di Rogliano. “La mano è sempre la stessa”

UN INCENDIO di origine probabilmente dolosa ha interessato nelle scorse ore la località “Crociccia” a monte del centro abitato di Rogliano, a valle della strada provinciale che conduce a Balzata e a Parenti. La zona (nelle foto) non è nuova a tali fenomeni essendo la stessa caratterizzata da boscaglia tipica collinare e macchia mediterranea, facilmente aggredibile dal fuoco soprattutto durante il perido estivo ed in modo particolare dopo la “rigenerazione” della vegetazione seguita ai disastri causati da roghi passati. Secondo i più attenti, infatti, il fuoco parte quasi sempre dallo stesso punto e con le condizioni meteo più adatte, alla stessa ora e con le stesse modalità. Una azione innescata da veri e propri professionisti. Piromani senza scrupoli in grado di “capire il momento” e “scatenare l’inferno” con l’obiettivo perverso di provocare i maggiori danni possibili. Una azione criminale acuita dal pericolo derivante dalla presenza di case, giardini, aree coltivate, quindi dalla presenza di persone e animali domestici. Una storia ventennale, quasi normale e senza colpevoli. L’incendio è stato spento grazie all’azione di un gruppo di volontari coordinati da Bruno Sicilia, che ha agito nell’immediatezza, e ai Vigili del Fuoco il cui lavoro è diventato ormai incessati in più aree della regione. Sono migliaia, infatti, gli ettari di superficie percorsa dalle fiamme in questa torrida estate 2021. Milioni i danni in euro scaturiti dalla devastazione in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marchè, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

(Gaspare Stumpo)

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