Iacucci: “un fine settimana di sangue, basta morti sul lavoro!”

“SONO state due giornate veramente tristi per l’ennesima, anzi le ennesime, tragedie sul lavoro. Da Firenze dove hanno perso la vita quattro operai sul cantiere di un supermercato a Frascineto dove ha perso la vita un operaio albanese di 54 anni, Edison Malaj. A Firenze dopo la notizia del crollo del pilone nel cantiere Esselunga in via Mariti, si cominciano a conoscere maggiori dettagli: oltre a Luigi Coclite, l’unico italiano della squadra di operai sono stati recuperati i corpi di un tunisino e di due marocchini. Uno di loro aveva solo 24 anni. Manca ancora all’appello il corpo del marocchino Bouzekri Rahimi. Gli operai lavoravano per una ditta che aveva il subappalto del cantiere. A Frascineto l’uomo è morto schiacciato da una lastra di cemento ieri pomeriggio. Quattro vite spezzate mentre lavoravano e che si aggiungono ad una lista troppo lunga per un paese civile. Nel 2023 sarebbero stati 1041 gli incidenti mortali sul lavoro denunciati all’Inail. Dati impietosi che lanciano un allarme sulle condizioni di lavoro nel nostro Paese che non può essere più sottovalutato. E molte volte i nomi di questi lavoratori vengono consegnati all’oblio, soprattutto quando si tratta di immigrati, magari irregolari, sfruttati e sottopagati! Proprio pochi giorni fa il monito degli intellettuali dal palco dell’Ariston: il profitto non può essere l’unico obiettivo. La sicurezza dei lavoratori viene prima. Così come non basta il cordoglio o l’umana pietà bisogna agire perché questa strage abbia fine. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Condivido il pensiero di Landini che la reintroduzione del sub appalto a cascata nella riforma del codice degli appalti voluta da questo Governo è una delle cause di incidenti, spesso gravi. Questa riforma è stata presentata come la necessaria accelerazione per il settore dei lavori pubblici. Ma se a pagarne le conseguenze è la sicurezza nei cantieri va assolutamente rivista. Se non si riescono a spendere le risorse non è derogando alla sicurezza che saremo un paese più progredito o veloce. Oggi, siamo sicuramente un Paese più povero”.

Così, in una nota, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Iacucci.

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