Mangone. Il sindaco Berardi: “opere pubbliche, taglio degli sprechi e servizi ai cittadini”

SABATO scorso (24.10.2021, ndr) a Mangone la prima seduta del Consiglio comunale. A convocarla il sindaco rieletto Orazio Berardi. Una seduta che definisce, dopo la consultazione del 3 e 4 ottobre 2021, la nuova Giunta e gli organi che concorreranno a sostenere il lavoro per il prossimo quinquennio dell’Amministrazione comunale. In evidenza la buona presenza di cittadini. Numerosi nel piazzale, nei corridoi, gremita la sala consiliare nel rispetto delle norme anti Covid. Si spera in un segnale di partecipazione alla vita politica della Comunità, non solo curiosità. Di seguito la nuova squadra di Governo della sindacatura 2021-2026. Rimane al suo posto il vice sindaco Roberto Falvo, con un particolare che differisce il suo impegno dalla passata Amministrazione: nomina a termine e incarico fino a marzo 2024. In Giunta anche Carmine Carpino, assessore ai Lavori Pubblici e manutentivi più altre deleghe. Anche per lui incarico a tempo determinato: due anni e mezzo. Accordo di maggioranza che prevede, quindi, l’avvicendamento e il subentro di Alfredo Montemurro alla carica di vice sindaco, e di Marco Berardi, con deleghe da definire. Altra nomina, il presidente del Consiglio comunale. Ruolo affidato allo stesso Montemurro, anche in questo caso con avvicendamento nel corso del mandato. Capogruppo di minoranza Francesco Domanico, al suo fianco Claudio Mauro e Antonio Spadafora. Nelle parole di Orazio Berardi le linee programmatiche nel nuovo corso: «lavoreremo fin da subito nell’unica direzione a noi consentita, ovvero, avviare o completare le opere che sono state già cantierate o comunque finanziate nel comparto lavori pubblici. Penso, tra le tante cose da fare – ha dichiarato il sindaco – alla scuola di contrada Burga, all’adeguamento sismico della Casa comunale e dello stabile di Torre Cabeo. Ed ancora, al passaggio della stazione Carabinieri nella rinnovata struttura di Piano Lago. Avvieremo i lavori di estensione della rete fognaria nelle zone sprovviste del servizio. Cercheremo di stare vicino ai nuclei familiari che versano in condizioni di indigenza sfruttando, al riguardo, tutti i finanziamenti  dello Stato o della Regione. Maggior controllo – ha concluso Berardi – alla spesa pubblica per tagliare gli sprechi, ottimizzando, dove possibile, i costi per reinvestirli in servizi al cittadino».

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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