Valle del Savuto, un progetto d’area per lo sviluppo del territorio

DA UN PUNTO si deve partire. Il comprensorio del Savuto merita una politica del territorio incisiva, futuristica. Incipit doveroso se si guarda all’area a sud di Cosenza nel suo insieme e non alle singole Comunità che pianificano, progettano, costruiscono all’interno dei propri confini urbani. Nessuna critica, semplice sollecitazione. Si ha maggior peso politico-istituzionale a livello regionale e nazionale (sembra questa la direzione) grazie al numero di residenti in un unico grande Comune e non più in tanti piccoli Comuni. Di questo avviso è il sindaco di Altilia, Pasqualino De Rose, che in una recente nota stampa ha dichiarato: “chiedo ai sindaci un incontro per programmare una unione dei Comuni per attingere ai fondi Comunitari”. Nella lettera il primo cittadino ha sottolineato come, in attesa dei numerosi finanziamenti che stanno per arrivare dalla Comunità Europea, non si deve perdere tempo per progettare insieme opere importanti che potranno creare sviluppo sui territori. Anche da parte del Governo centrale le risorse che verranno messe in cantiere saranno indirizzate ai Comuni che riescono a preparare progetti per un intero comprensorio. “Eventuali ritardi – ha scritto De Rose – potranno essere penalizzanti per le nostre Comunità”. Sarà necessario organizzare incontri interlocutori per ascoltare le realtà locali, ad iniziare dagli imprenditori e dai rappresentanti delle associazioni, elaborando iniziative per mettere al centro il bene comune. Un vero e proprio programma d’area. Da capire, comunque, quale potrà essere il primo passo da compiere: unione dei Comuni o fusione? Spetta alla politica analizzare, delineare per poi proporre alle Comunità la giusta azione da compiere. Un punto di partenza che ha trovato condivisione nel sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare. Quest’ultimo, fresco di rielezione, è alla guida della cittadina più grande del Savuto. “Non posso che condividere la nota del collega De Rose. Spetta a noi – questo il pensiero di Altomare – ritrovarci intorno ad un tavolo in tempi brevi, riconoscendo l’importanza del Savuto per un piano strategico aggregante. Un piano che sappia accorciare le distanze tra i nostri Comuni, pianificando le migliori azioni per l’immediato domani”. “Penso anche – ha spiegato ancora Altomare –  ai fondi destinati al territorio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, preparato dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di Covid-19. In questo periodo storico è doveroso progettare opere pubbliche funzionali ai cittadini nei servizi in un più ampio progetto strutturale del territorio”. Aggiungiamo, il Comprensorio merita attenzione dalla parte politica per produrre nuove infrastrutture e servizi d’eccellenza con sbocchi anche occupazionali, in una regione dove la disoccupazione e il precariato costituiscono un problema serio e ancora irrisolto.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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