S. Stefano di Rogliano. Eredità anziana signora, il gruppo di minoranza si rivolge al Prefetto

UNA QUESTIONE legata all’eredità di un’anziana nobildonna deceduta nell’agosto dell’anno precedente sta scuotendo il Comune di Santo Stefano di Rogliano. La controversia ruota attorno alle somme che il Comune dovrebbe ereditare dai beni mobili della defunta signora, e da voci insistenti che circolano nel paese, sembra che tali somme siano irrisorie, ammontando a soli nove o diecimila euro, mentre sui conti bancari dell’anziana donna si sarebbero aggirate cifre considerevolmente superiori, intorno ai centomila euro. In un gesto finalizzato alla ricerca di trasparenza e responsabilità pubblica, la minoranza del Consiglio comunale si è rivolta al Prefetto per sollevare un dibattito urgente sulla questione. L’obiettivo principale di questa iniziativa è ottenere copie degli estratti conto e dei certificati di deposito bancario relativi ai conti bancari intestati alla defunta signora. Questi documenti sono considerati fondamentali per garantire un corretto controllo sulle attività finanziarie del Comune.

Un altro aspetto che preoccupa il Consiglio comunale è il ritardo nell’accesso alle informazioni relative ai beni mobili ereditati dall’anziana donna, il cui testamento è stato sottoscritto diversi anni orsono. Questo ritardo ha creato  seria preoccupazione tra i consiglieri comunali di minoranza poiché impedisce loro di adempiere alle loro responsabilità istituzionali in modo adeguato. È importante notare che la nomina dell’amministratore di sostegno per l’anziana donna è avvenuta solo un mese prima del decesso. Si fa riferimento a una decisione del Garante, che riconosce l’erede testamentario il diritto di accedere ai dati personali relativi ai rapporti finanziari della defunta testatrice con le istituzioni di credito. Questo diritto è essenziale per gestire in modo adeguato gli affari finanziari del defunto. Tuttavia, i consiglieri comunali sostengono che il loro ruolo nell’interesse della Comunità e della trasparenza deve essere riconosciuto, e senza accesso alle informazioni finanziarie e ai dettagli sui beni ereditati, non possono adempiere alle loro responsabilità legali.

Inoltre, la richiesta del gruppo di consiglieri sembra rispecchiare i principi di trasparenza e il rispetto della volontà della defunta nobildonna. Questi aspetti sono fondamentali per garantire una gestione pubblica responsabile e per assicurare la trasparenza nell’Amministrazione comunale.

Il gruppo di consiglieri comunali rimane a disposizione del Prefetto per ulteriori informazioni o chiarimenti relativi a questa questione, e ringrazia per la sua attenzione e disponibilità.

Fonte: Gruppo consiliare “Comune in Comune” – Santo Stefano di Rogliano (Cs)

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