Una coreografia che ha fatto il giro del mondo. L’ideatore è Marco Pacini (mamma originaria di Rogliano) storico protagonista della Curva sud

C’è un pò di Calabria nella coreografia realizzata in occasione del “Derby della Madonnina”. Un pò di quella Rogliano che vive e opera nella Milano dell’industria, dei servizi e dell’alta finanza. La Milano della “Scala del Calcio” e dell’innovazione. La Milano popolare. Quella dal cuore grande, che si dà da fare e che non dimentica. Marco Pacini, milanese e milanista, storico protagonista della Curva Sud, è il suo ideatore. La mamma è originaria di Rogliano e dalle parti del Savuto “Pacio” (come è conosciuto) conta molti amici ed estimatori, soprattutto “di fede” rossonera. La sorella è medico. La serie di megastriscioni dedicati alle vittime del Covid ed esposti al “Meazza” in occasione della partita fra il Milan e l’Inter del 7 novembre scorso ha fatto il giro del mondo. Ne hanno parlato giornali e telegiornali. Una idea nata durante il lockdown per rendere omaggio a quanti, non senza difficoltà, sono stati in prima linea contro la pandemia. Ma anche a chi non c’è più per colpa del virus. Un progetto “autofinanziato” che ha impegnato più persone in un arco di tempo di quattro mesi trovando il consenso della Società. Una testimonianza importante in occasione di una partita che ha visto grande spettacolo sul terreno di gioco, emozioni ed applausi sulle gradinate. Questa volta, però, hanno vinto gli ultras del Milan. Il giudizio è unanime anche perchè in una circostanza che rimarrà nella storia del tifo calcistico sono state messe da parte appartenenze e rivalità lasciando spazio ai sentimenti. Quelli veri. La prova di come lo sport, in momenti di chiara difficoltà, sia in grado di produrre gesti lodevoli e di lanciare messaggi significativi.

(Gaspare Stumpo)

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