PROSEGUE nello splendido anfiteatro naturale del chiostro dell’Abbazia Santa Maria di Corazzo (nella foto) l’attività culturale promossa dal progetto “Gedeone”. L’Abbazia di Corazzo (1100 circa) e il ponte di epoca romana (duemila anni A.C.) il primo sul fiume Savuto (Scigliano), il secondo sulle sponde del fiume Corace (Carlopoli-Bianchi) sono monumenti storici di inestimabile pregio, che collegati da un itinerario turistico “dal Savuto al Reventino” e viceversa, possono essere propulsore del turismo locale. Intanto, nella speranza che qualcosa si muove nel Savuto, sulla sponda del Corace campeggia il motto “E’ vietato calpestare i sogni”. Accumunati da “Fra tutte le pene v’è pena maggiore? Son presso al mio bene, sospiro d’amore, e dirgli non oso: sospiro per te” (Pietro Metastasio) Antonio Mangiafave, animatore di Gedeone in collaborazione con Latitudine Sud, #LibriAMOci (la biblioteca itinerante) e con il Patrocinio del Comune di Carlopoli hanno dato vita a “#Vision Art”, un progetto di promozione turistico culturale di alto livello artistico che quest’anno anima, dive ed accultura il pubblico. Il filorosso dell’altra sera che ha legato la musica e le parole è stato l’amore. I bravissimi artisti Claudio Fittante, Giancarlo Paola, Fabio Sirianni, con lo spettacolo dal titolo “L’amore ai tempi di Napoleone, corteggiamento ed intrattenimento all’epoca di Napoleone” hanno condotto per mano gli spettatori e fatto riviere il corteggiamento dell’epoca. E’ stato un affascinante viaggio all’interno dell’immenso mondo della musica ottocentesca e delle poesie di Metastasio tra le suggestive mura dell’abbazia cistercense, dove anche il grande filosofo Gioacchino da Fiore fu Abate. E c’è chi perde tempo a cercare la cultura spulciando con la lente nel bilancio comunale, come se fosse necessario impiegare ingenti risorse per dare contenuto alle cose. Nonostante le difficoltà oggettive dei bilanci degli enti e associazioni, a Carlopoli attraverso l’infaticabile Maria Antonietta Sacco, assessore alla Cultura, la promozione del territorio e la cultura resiste ed è parte integrante del vivere quotidiano. Gli animatori del progetto “#Vision Art” che con i sui spettacoli ha attratto centinaia di visitatori presso l’Abbazia e proposto un nuovo modo di vivere e interpretare il patrimonio culturale del Reventino e non solo, lanciano un appello e sostengono che la cultura “va cercata e frequentata nei luoghi in cui si fa. La cultura, non è un numero o una cifra, ma un viaggio e se non si decide di salire sul treno non ci si può lamentare di essere rimasti alla stazione e di non avere visto nulla”.
Pasquale Taverna
Data: 20 agosto 2015.