La storia civile e religiosa di Rogliano legata alla figura della Immacolata Concezione *

di Gaspare STUMPO *

NEL1995, a distanza di 50 anni dalla ratifica del Breve Apostolico di Pio XII° circa l’istituzione del Patronato della Vergine sulla città di Rogliano, il Centro di Promozione Culturale “Mons. Umberto Altomare” ha ritrovato la cronaca manoscritta legata alla storia del culto dell’Immacolata Concezione sotto il titolo di “Madonnella del Terremoto”, e la trascrizione di alcuni atti deliberativi del Decurionato (confermati cento anni più tardi, nel 1954, dalla Giunta municipale) riguardanti il Triduo Votivo e l’istituzione della festa cittadina del 12 febbraio. La decisione è connessa alla presenza del venerato quadro (poi trafugato) raffigurante l’Immacolata Concezione. Quadro rimasto integro in seguito alle terribili scosse di terremoto del 1638, del 1854, e al crollo della soffitta della cappella del Duomo del 1865 da cui uscirono illesi i canonici della Collegiata intenti, in quella circostanza, nella recita della preghiera serale. “Le istituzioni cittadine – scrive don Enzo Gabrieli – riconoscendo la materna Protezione della Vergine, in seguito alla proclamazione del Dogma dell’Immacolata, riconobbero ufficialmente Maria Patrona e Regina della Città”. Il 12 ottobre 1945, anno settimo del Pontificato di Pio XII°, l’Immacolata Concezione è stata proclamata “Patrona e Regina della Città di Rogliano”. Un avvenimento celebrato in forma solenne il 29 settembre dell’anno successivo con ratifica della Bolla Papale e relativa cerimonia istituzionale alla presenza dell’arcivescovo di Cosenza, del Legato Pontificio e della massime autorità civili, religiose e militari. Era stata accolta la volontà del popolo che riconosceva in Maria la Protettrice della Comunità a conferma di secoli di fede, culto e devozione. Non a caso, infatti, a Rogliano chiese, altari, quadri, altre opere d’arte e persino fregi istituzionali recano il simbolo della Madonna. Nel Duomo, in cui si conserva la statua che raffigura la Celeste Patrona, è stata attiva (a partire dal 1581 sino alla soppressione) un’Arciconfraternita aggregata a quella di San Lorenzo in Damaso a Roma. San Giovanni Paolo II° e Benedetto XVI° hanno rivolto speciali benedizioni in occasione di ricorrenze legate alla Solennità dell’8 dicembre.

*Giornalista p.

Fonte: Parola di Vita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.